Mariangela Pala
31 gennaio 2017
Solidarietà e giustizia nel libro su Nazario Sauro
La presentazione domenica scorsa di fronte ad un pubblico appassionato di curiosi presenti presso la sala conferenze del Museo del Porto. Il libro racconta le vicende storiche, ma anche quelle più intime ed umane dell’eroe istriano impiccato dagli austriaci poco più di 100 anni fa

PORTO TORRES - Il ricordo di un eroe della Grande Guerra, il coraggio e gli ideali di giustizia e libertà. E’ la storia del tenente di vascello Nazario Sauro, patriota italiano ucciso dagli austriaci il 10 agosto del 1916 e ricordato dal nipote Romano Sauro nel libro “Nazario Sauro, storia di un marinaio” scritto a quattro mani con il figlio Francesco. La presentazione domenica scorsa di fronte ad un pubblico appassionato di curiosi presenti presso la sala conferenze del Museo del Porto.
Il libro racconta le vicende storiche, ma anche quelle più intime ed umane dell’eroe istriano impiccato dagli austriaci poco più di 100 anni fa. E’ un libro che coinvolge cinque generazioni (dalla madre dell’eroe al figlio stesso dell’autore) e che viaggia lungo le coste italiane e dell’Adriatico orientale con il progetto Sauro 100, che si prefigge di toccare 100 porti, uno per ogni anno che ci separa dalla morte del marinaio eroe. Nel testo le vicende storiche e famigliari descritte come un romanzo.
L’autore parla della bisnonna, della nonna (moglie dell’eroe), delle ultime lettere di Nazario conservate da suo padre come un grande tesoro, dei cimeli recuperati poco a poco e quasi per caso. Parla della costa istriana, dell’infida secca della Galiola (da cui prende il nome la barca con cui ora naviga Romano Sauro), del sommergibile Pullino arenatosi nell’ultima missione, dell’arresto di Nazario, del processo sommario, del drammatico incontro con la madre, dell’impiccagione e della prima sepoltura (verrà sepolto tre volte) in terra non consacrata. Tanti gli spunti di riflessione, ancora attualissimi. Basti pensare al dramma degli italiani dell’Istria e Dalmazia nel secondo dopo guerra ed al conflitto degli anni 90 tra le mai pacificate etnie slave.
Romano Sauro, da uomo di mare, naviga, ma sta svolgendo un intensissimo programma di incontri nelle scuole proprio per lasciare una traccia significativa nelle nuove generazioni e ha anche il merito di devolvere il ricavato della vendita del libro all’associazione Onlus Peter Pan che si occupa di aiutare i famigliari dei bambini malati di cancro. Dopo la seguitissima conferenza, l’ammiraglio Sauro ha visitato il Memoriale alla Corazzata Roma (all’interno del Museo del Porto). Un omaggio ai tanti marinai, che come il nonno, hanno dato la vita per la nazione e per la libertà.
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