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Red 7 maggio 2007
Tedde scrive a Soru: «Un danno enorme chiudere l’Ersat»
Il sindaco di Alghero ha inviato una lettera al Governatore della Sardegna per scongiurare la chiusura del locale centro Ersat, che verrebbe così accorpato a quello di Bonassai
Tedde scrive a Soru: «Un danno enorme chiudere l’Ersat»

ALGHERO – «Le chiedo di rivedere le sue posizioni, recedendo dalla decisione di chiudere il centro Ersat di Alghero, che per ubicazione e supporto all’area di riferimento è divenuto strategico e determinante per la sopravvivenza del nostro territorio che in questi ultimi tempi è oggetto di azioni che ne provocano il progressivo declino e impoverimento». Si chiude così la lettera che il sindaco di Alghero Marco Tedde ha deciso di scrivere a Renato Soru, Governatore della Regione Sardegna, dopo l’incontro avuto con le Organizzazioni Sindacali regionali, nel quale ha saputo che la Regione sta avviando un processo di riorganizzazione dei centri Ersat ed ex Ipa presenti nell’Isola. Pare infatti che, tale ristrutturazione, comporterà la chiusura di circa sessanta centri, compreso quello di Alghero, che verranno inglobati da altre sedi. «Condivido totalmente – scrive Tedde - le preoccupazioni rappresentatemi dai Sindacati, prendendo atto con rammarico che la Regione Sardegna continua a perseguire una filosofia orientata all’accentramento ed al controllo diretto piuttosto che alla responsabilizzazione delle singole realtà locali». Il Primo cittadino algherese constata che, ancora una volta, il taglio della spesa pubblica regionale è avvenuto senza avere riguardo agli importanti e talvolta vitali servizi di cui vengono così private molte realtà territoriali, la cui economia si basa unicamente sull’agricoltura e l’allevamento. «Un’operazione che ha come obbiettivo il risparmio di risorse e che – sottolinea il sindaco - finirà invece per aggravare i costi del bilancio regionale derivante dall’aumento del numero di dirigenti. Nella nuova struttura organizzativa, così come pensata dalla Regione, è prevista, infatti, la figura del capo dipartimento o capo area che, dalle informazioni in mio possesso, verrà presumibilmente retribuito come gli attuali direttori generali». Ma i problemi, secondo Marco Tedde, non finirebbero qui. Bisognerebbe fare i conti infatti, con l’enorme disagio arrecato ai dipendenti ed agli utenti che saranno costretti a recarsi in località molto distanti da dove risiedono: i primi per poter continuare a lavorare ed i secondi per ricevere gli indispensabili servizi di supporto che i centri Ersat ed ex Ipa garantiscono in tutto il territorio regionale. «Basti pensare – ricorda Tedde - che il riferimento per Alghero ed il suo territorio sarà ubicato a Bonassai, distante dalla città e strutturalmente inadeguato ad accogliere tutti i dipendenti per insufficienza di spazi e carenza di attrezzature». Il sindaco Tedde conclude sottolineando l’incoerenza tra fatti e parole della Regione: «Da una parte non si contano le iniziative ed i proclami della Regione orientati a sostenere in ogni modo il comparto dell’agricoltura, dall’altra, invece, lo si penalizza concentrando solo in determinate aree risorse umane, competenze e professionalità a discapito del resto del territorio regionale alimentando contestualmente il fenomeno di emigrazione dalle zone interne che l’Amministrazione da lei guidata dice da sempre di voler combattere».

Nella foto: Marco Tedde, sindaco di Alghero



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