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Red 4 luglio 2017
Poker di libri allo Street Books di Dolianova
Da mercoledì a venerdì, spazio ai romanzi di Pasquale Ruiu, Federica Uras, Giancarlo Visitilli e di Enrico Pandiani: quattro libri, quattro autori, quattro generi. Organizza l’associazione Circolo dei lettori Miele amaro
Poker di libri allo Street Books di Dolianova

DOLIANOVA – Quattro libri, quattro autori, quattro generi. Dal noir italiano ambientato a Parigi di Enrico Pandiani allo sguardo curioso di Giancarlo Visitilli sulla scuola di oggi, senza dimenticare la Sardegna tra mare e costa di Pasquale Ruiu e la Cagliari che non c’è più di Federica Uras. Appuntamento a Dolianova con il festival Street Books, che domani, mercoledì 5 luglio, propone, alle ore 21.30, alla Villa De Villa la presentazione del romanzo “Nero di mare” (edizioni e/o) dell’autore Pasquale Ruiu, intervistato da Paolo Maccioni. Si prosegue giovedì 6, con un doppio appuntamento al Giardino della Biblioteca: alle 19.30, Federica Uras (introdotta da Giovanni Murgia) presenterà il suo “Il giardino della speranza” (Grafica del Parteolla), mentre alle ore 21.30, sarà la volta di Giancarlo Visitilli che, affiancato da Dario Cosseddu, presenterà “E la felicità, prof?” (Einaudi). Venerdì 7, approda a Dolianova una delle maggiori firme del noir italiano: alle 21.30, nel sagrato della chiesa di Santa Maria, Enrico Pandiani racconterà l’epopea dei“Les italiens”, in un incontro coordinato da Cristina Stocchino.

Nato a Nuoro 55 anni fa, doppiatore e fumettista (è stato uno degli sceneggiatori di punta della Sergio Bonelli Editore, firmando le storie di Dylan Dog, Nathan Never e Martin Mystère), con il suo primo romanzo “Un caso come gli altri” Ruiu è stato finalista al Premio Scarbanenco. In“Nero di mare”, racconta le contraddizioni della Sardegna di oggi attraverso il personaggio di Franco Zanna, un fotografo che si trova invischiato in una vicenda più grande di lui fra l’aspra natura della Barbagia e la sfacciata ricchezza della Costa Smeralda. Ma Zanna andrà fino in fondo, contro tutto e contro tutti, armato solo della sua macchina fotografica e di una tenace e disperata voglia di verità.

“Il giardino della speranza” di Uras è un fedele spaccato della vita di Cagliari e della provincia negli Anni Quaranta, risultato di un lungo lavoro di studio ed indagine, nato dalle esperienze dell’autrice come ricercatrice di storia moderna e contemporanea. Un supporto importante sono state le fonti dirette orali: interviste fatte a persone che hanno vissuto il conflitto, attraverso le quali si è cercato di esplorare gli stati d’animo, il modo di pensare, di agire, di continuare a sperare anche in una situazione così dolorosa come la guerra. In questo scenario, si muovono i personaggi che si delineano in maniera graduale, in un romanzo che, con delicatezza, porta il lettore nei meandri dei sentimenti, della psiche e lo proietta in una Sardegna degli Anni Quaranta.

Un giovane insegnante di Lettere racconta la scuola oggi. Il suo sguardo curioso verso gli studenti ne restituisce la voce vera, di un candore e di un'esattezza che sorprendono, commuovono, fanno sorridere. Il risultato è nel libro di Visitilli “E la felicità, prof?”. Il libro rivela adolescenti disillusi, ma non arresi, che chiedono agli adulti di crederci ancora. Questo docente inconsueto, fissato con don Milani e De André, vuole soprattutto capire “cosa passa nella testa dei ragazzi”, “a quale ritmo si muova il loro cuore», e perché troppo spesso definiscano il mondo dei grandi “un invito al massacro”. Attraverso un quotidiano, ostinato confronto con una classe nell'anno della maturità, il prof ascolta e racconta storie che parlano di vita. Perché, anche in una scuola abbandonata a se stessa, Visitilli non rinuncia a quella che considera la sfida più importante del suo mestiere: spingere ogni ragazzo alla ricerca della felicità.

Una gragnuola di proiettili devasta un ufficio della Brigata Criminale di Parigi. Tre agenti ed una donna rimangono sul pavimento in un lago di sangue. La squadra de “les italiens” viene decimata prima ancora di cominciare le indagini. Il commissario che la dirige, poliziotto disincantato e un po' indolente, assieme ai suoi flic di origine italiana si trova ben presto coinvolto in una feroce caccia all'uomo. Inizia così la saga raccontata in diversi libri di successo da uno degli autori di punta della Rizzoli, Pandiani. La sua serie poliziesca diventerà presto anche serie tv, con una coproduzione internazionale, e verrà presentata nel corso dell’incontro di venerdì dal titolo “Les italiens, Zara e gli altri”.

Nella foto: Pasquale Ruiu
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