Red
30 agosto 2018
Libri: Daniela Dawan ad Alghero
Domenica sera, nella sala Mosaico del Museo archeologico di Via Carlo Alberto, l´avvocato penalista, oggi consigliere della Suprema corte di cassazione, presenterà “Qual è la via del vento”

ALGHERO - Iniziano gli appuntamenti settembrini della libreria Il labirinto Mondadori di Alghero. Domenica 2, alle 18.30, nella sala Mosaico del Museo archeologico di Via Carlo Alberto, l'avvocato penalista Daniela Dawan, oggi consigliere della Suprema corte di cassazione, sarà ad Alghero per presentare “Qual è la via del vento” (ed. e/o, 2018). L'autrice, nata e cresciuta in Libia fino ai dieci anni, scappata con la famiglia durante la Guerra dei sei giorni, racconta una storia legata ai luoghi della sua infanzia e, nell'occasione, dialogherà con Massimiliano Fois. Con “Qual è la via del vento”, Dawan è alla sua seconda importante pubblicazione. Esordì nella narrativa con numerosi racconti e, nel 2010, con il romanzo “Non dite che col tempo si dimentica” (Marsilio Editori).
Tripoli, giugno 1967. La Guerra dei sei giorni in Medioriente scatena terribili violenze contro gli ebrei di Libia. Uccisi, depredati dei loro averi, sono oggetto dell’odio di masse inferocite che il vecchio re Idris non controlla. Bisogna fuggire, nascondersi. E così Ruben e Virginia Cohen, con i vecchi genitori di lei, Ghigo e Vera Asti, si barricano nel loro appartamento, circondato da uomini armati di spranghe e coltelli. Micol, la loro bimba di nove anni, è bloccata a scuola dalle suore italiane che non vedono l’ora di liberarsene: l’istituto rischia per la presenza della bambina ebrea, l’unica rimasta di tanti allievi. L’esile Micol è timida, vive in un mondo di fantasia tutto suo in cui si figura come compagna la sorellina morta prima che lei nascesse e di cui non sa nulla. Nessuno infatti gliene parla mai, su Leah grava un segreto.
Tripoli, giugno 2004. Al governo del Paese ormai da molti anni, il colonnello Gheddafi tenta di riprendere i contatti con gli ebrei libici emigrati in Italia, di cui ha confiscato tutti i beni. Invita perciò a Tripoli una delegazione. Ad accompagnarla c’è anche l’avvocato Micol Cohen, la bambina esile e insicura di un tempo. Adesso è una donna protagonista della sua vita, professionalmente riuscita, che non ha mai saputo costruire un legame sentimentale stabile. E il suo pensiero, una volta in Libia, va alla sorella così presente nella sua infanzia e di cui dovrà esplorare il segreto.
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