Antonio Sini
15 gennaio 2004
Il Mariotti, un vecchio malato che non ce la fa più
Già destinati all’impianto oltre 140 mila €uro, ma non bastano! C’è da mettere nel conto un intervento radicale sul terreno di gioco

Il campo Mariotti scoppia , non certo per salute. Il vecchio e glorioso impianto di Via Mazzini ha alzato bandiera bianca, non riesce più a sopportare il “carico” portato a spalle per anni, ultra calpestato, rullato, oggi non reagisce più. Il fondo non drena affatto, e in superficie il terreno di gioco e diventato un acquitrino, limaccioso, nell’accezione vera del termine: chiedere ai giocatori che la domenica scendono in campo per giocare dopo che è piovuto, è un’impresa, anche stare in piedi, figurarsi correre e toccare la palla. Non a caso in certe circostanze i giocatori sembrano autentici brocchi, mai come quest’anno il problema Mariotti è balzato agli occhi degli spettatori che non riescono a capire. Eppure non ci sentiamo di dire che il glorioso impianto sia caduto nel dimenticatoio, Antonello Muroni ha preso impegni, taluni si vedono assolti, perché non dargliene atto? Destinati all’impianto oltre 140 mila €uro, hanno squillato dall’Amministrazione, ma non bastano! perché c’è da mettere nel conto un intervento radicale sul terreno di gioco, ristrutturare la tribuna, ormai nelle mani degli agenti atmosferici da troppo tempo, senza la essenziale manutenzione. Che dire delle gradinate? Uno sconcio, dai tempi della partita Barcellona-Bastia (Sindaco Andrea Frulio) che non vede un intervento a suo favore, manca di servizi wc . Un impianto sportivo, che potrebbe essere il fiore all’occhiello della città, è assolutamente inidoneo. Gli spogliatoi, sono gli stessi da oltre un trentennio, m2 a disposizione pochissimi: basti pensare che è nato allorché in campo si scendeva in undici più il 12° e 13°, ora che in campo si scende con 18 giocatori a disposizione lo spazio…basta solo immaginarlo!
Eppure l’impianto del Mariotti è seguito con grande meticolosità e pignoleria dall’impresa Verdequipe S.R.L., formata da un gruppo di lavoratori ex L.S.U. algheresi. “Abbiamo da poco terminato la metà della recinzione del campo che è a norma federale, ci informa Bastiano Daga, fra poco riprenderanno i lavori che penso si concluderanno a Febbraio. Abbiamo sostituito le panchine che ora possono ospitare 12 persone. La nostra impresa ha la manutenzione di tutti i campi di gioco di Alghero, Maria Pia, Maristella e Sa Segada, abbiamo realizzato le reti parapalle di altezza 8x6x40 di lunghezza a Sa Segada e Maristella. Siamo intervenuti, continua Daga, sul campo Mariotti su 470 m2di rizollatura del centrocampo, e delle due aree, si è proceduto alla ricarica di seme su tutto il campo, i risultati non sino ora visibili per il freddo, ma in primavera dovrebbe cambiare aspetto.Un particolare, precisa Bastiano Daga, le tracciature del campo sono effettuate con materiale ecologico che non brucia l’erba. Ma il campo, conclude, necessita di un buon drenaggio, parrebbe che questo tipo di lavoro si effettuerà in Estate”.
Si spera veramente che non siano solo vane promesse. Speriamo che si riesca a “coprire” la tribuna, verificare lo stato delle torri d’illuminazione per vedere se l’impianto è da rifare. Il Mariotti deve considerasi una risorsa per la città, non un peso, con aree adiacenti di proprietà del Comune si potrebbe pensare a una struttura finalmente all’altezza della situazione. Abbiamo visto con piacere la nuova segnaletica apposta all’esterno sulla via V.Emanuele. La Polisportiva Alghero compie sforzi immani per dare alla città una squadra che finalmente la faccia uscire dall’anonimato, ma abbiamo un campo di patate, dove la squadra non ci può mettere piede durante la settimana, finché non si esce da questo stato di emergenza che dura da troppo tempo!
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