M.V.
28 settembre 2007
Ricerca, conferme per Bonassai
La conferma del polo di Bonassai dove saranno concentrate tutte le attività legate alla ricerca e alle facoltà di agraria e veterinaria, Renato Soru annuncia a Sassari l´accordo con il Rettore dell´Università

SASSARI - Il Presidente della Regione, Renato Soru ha incontrato stamattina a Sassari il Prorettore Attilio Mastino e i Presidi delle facoltà di agraria e veterinaria, Pietro Luciano e Sergio Coda, e ha annunciato loro la disponibilità delle risorse (20 milioni di euro) per il completamento degli edifici dell’orto botanico a Piandanna, una storica incompiuta della città di Sassari. L’Università ha concordato con la Regione la cessione delle facoltà di agraria e veterinaria, al centro della città, che saranno destinate ad altri usi, mentre tutte le attività delle due facoltà verranno trasferite a Bonassai, sulla cui vasta area nascerà presto il polo universitario e di ricerca di eccellenza. I termini dell’accordo sono stati annunciati dallo stesso Presidente Soru ai Sindaci di Sassari, Alghero e Porto Torres e alla Presidente della Provincia, con i quali ha partecipato all’incontro con le parti sociali per la verifica dello stato di attuazione dell’Intesa statutaria firmata il 19 aprile scorso. Bonassai è già sede dell’Agris Sardegna, l'Agenzia della Regione per la ricerca scientifica, la sperimentazione e l’innovazione tecnologica nei settori agricolo, agroindustriale e forestale e sarà finanziato con i fondi di cui all’Accordo di Programma Quadro sull'Istruzione: 50 mila euro per lo studio di fattibilità in fase di completamento da parte del Dipartimento di Architettura dell’Università di Cagliari; 20 milioni di euro per il potenziamento del polo da assegnare all’Università di Sassari; 10 milioni di euro di risorse programmate con i fondi delibera del CIPE 3/2006. Lo studio di fattibilità del nuovo polo scientifico è stato realizzato dal Dipartimento di Architettura della facoltà di Ingegneria di Cagliari e ha stimato il costo della realizzazione in circa 123 milioni di euro di euro. La Regione, nonostante reputi eccessivo questo costo garantisce comunque la disponibilità dei fondi.
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