Red
3 luglio 2019
«Sala Parto a rischio chiusura»
«Ferie sospese, assunzioni ferme, reparti privi di medicinali e perfino sedie: disegno politico per favorire nord est e privati? Pronti a mettere in atto proteste», dichiara la segretaria territoriale Nursind Fausta Pileri, che lancia l´allarme chiusura «per mancanza di personale»

SASSARI - «La Sala Parto dell’Azienda ospedaliera universitaria di Sassari rischia di chiudere per mancanza di personale ostetrico, nonostante lavori a ritmi serrati, con circa 700 parti dall’inizio dell’anno. Ma tutta l’Azienda, unico hub di secondo livello del nord della Sardegna, non riesce a garantire la copertura dei turni, né le ferie al personale sanitario: l’Azienda è una polveriera, risulta difficile l’erogazione dei Livelli essenziali di assistenza». L’allarme arriva da Fausta Pileri, segretaria territoriale Nursind, sindacato autonomo degli infermieri. «Dopo due anni di promesse – spiega Pileri – si è finalmente svolta venti giorni fa una selezione per il reclutamento di personale ostetrico. La graduatoria è stata deliberata ma le assunzioni non sono ancora avvenute, con la conseguente sospensione delle ferie già programmate per il mese di giugno».
«Oltre alle ostetriche, mancano all’appello numerose figure professionali: dagli infermieri al personale di supporto fino ai perfusionisti: il direttore generale si è giustificato dicendo di essere in attesa dei finanziamenti da parte dalla Regione, finanziamenti che l’assessore alla Sanità Nieddu dichiara di aver già messo a disposizione. Negli ultimi anni – insiste la sindacalista - la situazione è precipitata: quasi tutti i reparti della ex Aou sono in sofferenza, ma anche al Santissima Annunziata non va meglio, ad esempio in Rianimazione. Le gare per il rifornimento di beni, dispositivi, presidi e apparecchiature vanno a rilento: in alcuni Dipartimenti, mancano persino le sedie per i pazienti e le persone si portano da casa acqua e medicinali, carenti o assenti in farmacia».
«Dopo la chiusura dei punti nascita di Ozieri, Tempio, La Maddalena e il Policlinico sassarese, con 530 parti all’attivo nell’ultimo anno e un trend positivo – sottolinea Pileri – non si capisce come mai sia rimasto aperto quello di Alghero, con 160 parti ad oggi e quattordici ostetriche in turnazione, contro le dieci attualmente in turno nella Sala Parto dell’Aou di Sassari. La sanità in Sardegna non dovrebbe essere uguale per tutti?. Sorge il dubbio che ci sia un disegno politico diretto a distruggere il nord ovest della Sardegna per favorire il nord est o agevolare grandi gruppi privati in grado di sopperire alle carenze della sanità pubblica. Come Nursind – conclude la segretaria territoriale del Nursind di Sassari – ricorreremo in tutte le sedi competenti per tutelare la salute pubblica e il benessere del personale sanitario, a partire dall’Assessorato alla Sanità, a cui abbiamo ribadito lo stato di cose in un incontro due giorni fa. Se non avremo risposte entro breve, ci riserviamo di mettere in atto ogni azione di protesta in nostro potere».
Nella foto: la sindacalista Fausta Pileri
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