Pesantissima nota del primo partito della città di Alghero alle scorse elezioni comunali. «Se questi sono i presupposti paventati dalla nota dei piccoli berlusconiani locali, si rischia di fare tanti passi indietro e di riempire la città solo di parolai a cui piace solo la polemica fine a se stessa»
ALGHERO - «Forza Italia tenta di mascherare la propria incapacità politica con la sindrome dello specchietto retrovisore, attaccando chi c’era prima. In realtà se si legge tra le righe il documento del direttivo forzista, si capisce che l’obiettivo è anche il sindaco Conoci che non riesce a trovare la quadra per comporre i cda delle partecipate, senza prima aver approvato il ripristino degli emolumenti. Sete di potere e poco volontariato da quelle parti, e allora, con chi se la prendono? Con chi gli ricorda che la promessa “Holy colors” era solo una boutade elettoralistica, che la stagione invernale è alle porte e non c’è traccia di programmazione alcuna. E se Sant Miquel, con Mamatita Festival che cresce e coinvolge le scuole, è frutto delle scelte della amministrazione uscente (ricordate la loro pretestuosa polemica dei buchi sull’asfalto per il circo Paniko?) la stessa ha avuto comunque il riguardo di lasciare alla nuova amministrazione la responsabilità delle scelte per il resto del calendario».
E' un quadro desolante quello descritto dal primo partito della città di Alghero alle scorse elezioni amministrative, la Civica "Per Alghero", che ribatte con forza a
Forza Italia sulla
querelle innescata sulla Fondazione Alghero. «Il bilancio della fondazione, nonostante accuse false e infondate, è sano e risente della ciclicità degli introiti delle Grotte, sana è la situazione di cassa con circa 1 milione di euro di liquidità a oggi, notevole è il valore della produzione passato da circa 1 milione del 2013 a 2.2 milioni circa di oggi. Finalmente la Fondazione ha un suo patrimonio con il terreno adiacente il nuraghe Palmavera per il quale sono state reperite risorse per ben 510 mila euro per nuovi servizi biglietteria, accoglienza e parcheggio. L’incasso delle grotte è in costante crescita e anche quest’anno verrà superato il dato record della scorsa stagione» rimarcano, dati alla mano, Mario Bruno, Gabriella Esposito e compagni.
«Aspettiamo il programma di Mondorurale e il Cap d’Any, per i quali auspichiamo il successo degli scorsi anni e in particolare della formula vincente dello scorso anno con la doppia serata del 30 e del 31 che ha fatto registrare il sold-out in città per più giorni e non solo per una notte. O come JazzAlguer (che vorremmo vedere confermato anche perché non costa un euro alle casse comunali), o gli eventi sportivi come la grande partenza del Giro d’Italia, il mondiale rally, quello di tennis in carrozzina, il Beach Soccer. Sono stati anni in cui Alghero è stata fiera del suo ruolo e della sua vocazione internazionale con la finale della Capitale Italiana della Cultura, il ruolo Unesco, il marchio del corallo e gli allestimenti urbani, con il lavoro dei ragazzi dell’Artistico sapientemente guidati, con l’apertura del Museo Archeologico e il restyling del Museo del Corallo e tanto altro ancora che ha contributo a fare di Alghero una città di cultura. Ma se questi sono i presupposti paventati dalla nota dei piccoli berlusconiani locali, si rischia di fare tanti passi indietro e di riempire la città solo di parolai a cui piace solo la polemica fine a se stessa» conclude la nota della Civica "Per Alghero".
Nella foto: l'ex sindaco Mario Bruno con Gabriella Esposito, già assessore al Turismo ad Alghero