Red
18 febbraio 2020
Evasione e reddito di cittadinanza, pizzicato imprenditore algherese
La Guardia di finanza, ha contestato un’evasione fiscale di circa 83mila euro. Denunciato un imprenditore di Alghero che percepiva anche il reddito di cittadinanza, misura attualmente sospesa

ALGHERO - Scoperto dalla Guardia di finanza un imprenditore algherese che percepiva ingiustamente il reddito di cittadinanza. Nel corso dei servizi d’istituto disposti dal Comando provinciale di Sassari e finalizzati alla prevenzione e repressione degli illeciti tributari, i finanzieri della compagnia di Alghero hanno concluso una verifica fiscale nei confronti di una società operante nel settore dell’edilizia con sede nella città catalana. I militari, a conclusione dell’attività ispettiva, che ha riguardato gli ultimi cinque anni d’imposta, hanno contestato un’evasione fiscale di circa 83mila euro, tutti elementi positivi di reddito che il titolare dell’attività aveva provveduto a nascondere all’erario nel corso degli ultimi anni di esercizio.
Approfondendo il controllo, i finanzieri ha riscontrato anche che il soggetto verificato percepiva da diversi mesi il reddito di cittadinanza, pur non avendone i requisiti. L’imprenditore, infatti, pur essendo titolare di un’attività economica da diversi anni, nella dichiarazione sostitutiva unica presentata per l'ottenimento del reddito di cittadinanza, aveva attestato falsamente “di non svolgere alcuna attività lavorativa e di essere esonerato dalla presentazione della dichiarazione fiscale, ovvero di versare in una situazione di sospensione dagli adempimenti tributari”.
La verifica eseguita, al contrario di quanto dichiarato, ha fatto emergere tutt’altra situazione patrimoniale ed economica all'imprenditore che, pur in presenza di attività ispettiva, ha continuato a percepire il contributo pari a circa 3300euro, sospesa solo a seguito di comunicazione all’Inps da parte della Guardia di finanza di Alghero. A conclusione della verifica fiscale, il titolare della ditta individuale è stato denunciato all'Autorità giudiziaria «per aver attestato cose non vere circa la sua situazione occupazionale ed economica».
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