«Ieri abbiamo ricevuto una segnalazione da parte di tutto il personale del Unità ospedaliera di Medicina di Alghero, che lamenta la mancanza di idonei Dispositivi di protezione individuale», denuncia la segretaria territoriale dell’Fsi-Usae Mariangela Campus, che ha scritto ai vertici territoriali dell´Ats sollecitando una soluzione
ALGHERO - «In questa situazione di caos provocata dalla pandemia di CoronaVirus si registrano assurde vicende per le quali è opportuno intervenire con urgenza. Ieri abbiamo ricevuto una segnalazione da parte di tutto il personale del Unità ospedaliera di Medicina di Alghero, che lamenta la mancanza di idonei Dispositivi di protezione individuale. Molti si ritrovano ad operare senza o sono costretti a riutilizzarli per diversi giorni consecutivi nonostante siano monouso», denuncia la segretaria territoriale dell’Fsi-Usae Mariangela Campus, che ha scritto immediatamente ai vertici territoriali dell'Ats sollecitando una soluzione. Una problematica già sollevata alcuni giorni fa dal Quotidiano di Alghero e che sta diventando sempre più allarmante
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«Con urgenza poi, viene richiesto che vengano eseguiti i tamponi per tutto il personale del Reparto, mancando i Dispositivi di protezione infatti, molti temono di essere positivi al CoDiv-19 e si vuole scongiurare il pericolo di diventare vettori del virus ed esporre ad esso pazienti e colleghi. Una situazione molto preoccupante in considerazione di quanto accaduto in questi giorni al Reparto di Cardiologia del Santissima Annunziata di Sassari». «Per questo motivo abbiamo deciso di diffidare i responsabili della sanità territoriale per sollecitarli a far rispettare le disposizioni dell’articolo 2087 del Codice civile e del Decreto legislativo 81/2008, affinché mettano a disposizione del personale sanitario i necessari Dpi per garantire la loro incolumità, con l’avviso che in mancanza di iniziative in merito, saranno intraprese le opportune iniziative legali a tutela dei lavoratori. Alla caotica situazione algherese – prosegue Campus - si affianca quella del personale amministrativo del Sc Logistica e valorizzazione del patrimonio degli uffici dell’Area Assl di Sassari che, a causa dell’irrazionale distribuzione dei Dispositivi di protezione individuale, avrebbe ricevuto mascherine Fpp2 con la giustificazione che servirebbero “per il contatto con il pubblico”».
«Ma di che pubblico stiamo parlando se è tassativamente vietato per legge uscire di casa ed inoltre siamo di fronte ad un servizio che non prevede presenza di pubblico durante l’attività giornaliera normale? L’assurdo poi è che non sono state distribuite mascherine al personale dell’autorimessa e dell’autoparco, che giornalmente gira per i servizi sanitari, per il trasporto di prelievi e plasma, per i pazienti ricoverati. E neppure al personale dei reparti ospedalieri dove invece sono necessarie le mascherine Fpp2 che non si trovano. In questo caso abbiamo richiesto all’assessore alla Sanità ed al commissario Steri un intervento risolutivo per eliminare i disagi», conclude la segretaria territoriale dell’Fsi-Usae.
Nella foto: la segretaria territoriale dell’Fsi-Usae Mariangela Campus