Red
8 maggio 2020
Consulta dei Comuni turistici sardi rilancia
«Protocolli per l’estate, date apertura porti e aeroporti con direttive arrivi turisti». Siglata durante la Terza conferenza on-line degli assessori comunali del Turismo in Sardegna una lettera per il governatore dell´Isola Christian Solinas

ALGHERO - La neocostituita Consulta dei Comuni turistici sardi rilancia: Protocolli per un’estate sicura, subito le date per riapertura di porti ed aeroporti con direttive puntuali per l’arrivo dei turisti ed un‘audizione con il presidente della Regione autonoma della Sardegna Christian Solinas. Non si ferma l’iniziativa partita da Santa Teresa di Gallura con l’assessore comunale del Turismo Stefania Taras e raccolta dai suoi colleghi di oltre sessanta Enti locali di tutta l'Isola (costieri e delle zone interne), che da tre settimane hanno dato vita alla Consulta dei Comuni turistici sardi. L’occasione per accelerare ed intensificare il lavoro di preparazione della Sardegna alla stagione estiva, con l’obiettivo di rilanciare il turismo e salvare imprese e lavoratori di uno dei comparti più colpiti dalla pandemia, è arrivata con la terza “Conferenza online degli assessori del Turismo dei Comuni della Sardegna”, tenutasi ier mattina (giovedì) sulla piattaforma on-line “Go-to meeting” e che ha visto nuove adesioni di importanti Comuni, come Cagliari e Quartu Sant’Elena, che insieme contano oltre 220mila abitanti.
Durante la discussione è stato fatto l’aggiornamento sul documento congiunto inviato alla Regione con le proposte emerse in queste settimane di lavoro della Consulta, ma anche nuove idee per le linee guida utili alla gestione dei territori, perché «il tempo scorre e le Amministrazioni comunali, le imprese, i lavoratori e i cittadini tutti necessitano di direttive, per trovarsi pronti nel momento in cui si potrà ripartire», sottolinea Taras. I Comuni turistici sardi, dall’incontro di ieri rilanciano anche sull’urgente adozione da parte della Regione di alcune misure che consentano al sistema turistico regionale, da un lato, di limitare l’emorragia di prenotazioni e, dall’altro, agli imprenditori di fare affidamento su regole certe cui potersi uniformare per mettersi nelle condizioni di essere immediatamente operativi.
La richiesta è anche per un preciso e definitivo indirizzo di quali saranno gli eventuali adempimenti di natura sanitaria che si dovranno sottoporre ai turisti provenienti da altre regioni italiane e dall’estero. Secondo la Consulta, deve essere definito anche un protocollo chiaro, condiviso e sostenibile per permettere ai Comuni di fronteggiare, come destinazioni turistiche, la stagione 2020 operando efficacemente per la protezione dei cittadini, lavoratori e turisti. Ma dalla riunione viene ribadita la necessità di attivare procedure da adottare per tutta la regione contro il Covid per garantire standard di sicurezza che consentirebbero a tutti di adeguarsi con una specifica preventiva attività di informazione e formazione. Per questo, viene rilanciata anche la necessità di un progetto di marketing e comunicazione regionale.
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