Red
3 settembre 2020
Inquinamento Eni-Porto Torres: plauso da Deiana e Fontana
«Una sentenza che sia un monito per tutti coloro che non rispettano l’ambiente, che sottovalutano la salute del nostro territorio e di chi ci abita», dichiarano la capogruppo della Commissione Ambiente della Camera e la vicepresidente del Gruppo parlamentare alla Camera

PORTO TORRES - «Una sentenza che sia un monito per tutti coloro che non rispettano l’ambiente, che sottovalutano la salute del nostro territorio e di chi ci abita. Un verdetto che stabilisce responsabilità: quella dell’inquinamento nell'area industriale di Porto Torres, che va dai terreni alle profonde falde acquifere fino alle conseguenze sullo specchio acqueo marino». Questo il commento delle deputate del Movimento 5 stelle Paola Deiana e Ilaria Fontana, rispettivamente capogruppo della Commissione Ambiente della Camera e vicepresidente del Gruppo parlamentare alla Camera, nonché membro della stessa Commissione.
I Giudici della seconda sezione del Tar Sardegna hanno infatti deciso che è l'Eni «il soggetto responsabile», con le sue società, prima Syndial e poi Eni Rewind, del disastro ambientale. Un contenzioso scattato dal 2013. Quella dell'inquinamento ambientale nella zona industriale di Porto Torres è una questione di cui le parlamentari si sono da sempre occupate: è del 31 luglio l'ultimo loro sopralluogo.
«Stiamo parlando della salute di tanti cittadini sardi e della salvaguardia ambientale. Chi sbaglia deve pagare. Ricordiamo – aggiungono infine Deiana e Fontana – che l'area industriale di Porto Torres dal 2002 è uno dei trentanove siti di interesse nazionale: ovvero siti individuabili, ai fini della bonifica, in relazione alle caratteristiche del sito, alle quantità e pericolosità degli inquinanti presenti, al rilievo dell'impatto sull'ambiente circostante in termini di rischio sanitario ed ecologico, nonché di pregiudizio per i beni culturali ed ambientali».
Nella foto: la deputata Paola Deiana
|