S.A.
27 ottobre 2021
Fine settimana a Bosa per Monumenti Aperti
Sabato 30 e domenica 31 ottobre si potranno visitare 4 monumenti e si potrà prendere parte a 2 itinerari. Nello stesso fine settimana saranno aperti i monumenti anche a Castiadas, Iglesias, Oristano e Villaputzu

BOSA - La XXV edizione di Monumenti Aperti, curata e coordinata dall’associazione Imago Mundi OdV, prosegue sabato 30 e domenica 31 ottobre nel comune di Bosa dove grazie alla volontà e l'impegno delle amministrazioni comunali e alla passione dei volontari, si potranno visitare 4 monumenti e si potrà prendere parte a 2 itinerari. Nello stesso fine settimana saranno aperti i monumenti anche a Castiadas, Iglesias, Oristano e Villaputzu che hanno già preso parte negli anni passati alla manifestazione e nel comune di Genoni che decide di aderire quest'anno per la prima volta.
Il comune di Bosa, alla sua dodicesima partecipazione, aprirà ai visitatori 4 siti e prevede 2 itinerari. Questi i siti visitabili: la Pinacoteca Antonio Atza dedicata ad uno dei più grandi protagonisti dell’arte visiva sarda della seconda metà del Novecento, con una esposizione che permette di conoscere il percorso dell’artista dalle primissime esecuzioni realistiche, alla fase surrealista. Il Museo Casa Deriu che racconta uno spaccato della vita in una casa nobiliare nel cuore della città e conserva gli arredi originali, gli spazi destinati alla servitù e la biancheria con i ricami ed il filet vanto delle artigiane di Bosa. Temporaneamente in mostra al museo anche 18 opere provenienti dal Convento dei Cappuccini di Bosa e appartenenti al Fondo edifici di culto (Fec). Appena restaurati, sedici dipinti ad olio su tela e due statue lignee policrome raffiguranti San Francesco che risalgono al XVIII secolo e sono attribuite ad autori di scuola sarda e sardo-napoletana.
La Chiesa e il Convento del Carmine sorgono dove era un tempo una chiesa intitolata alla Beata Vergine del Soccorso, concessa all'Ordine nel 1606, quando i Carmelitani abbandonarono il convento di Sant'Antonio Abate, insalubre per la vicinanza del fiume Temo. La facciata della chiesa è impostata su tre ordini decrescenti, scanditi da lesene con capitelli. La zona inferiore è partita in cinque specchi, nel centrale dei quali si inserisce il portale centinato e sormontato da un ricco fastigio al cui centro è lo stemma dell'Ordine. Al di sopra di uno spesso cornicione si impostano i due ordini superiori che continuano le linee verticali, ma riducono le specchiature a tre, con finestrone e nicchia in asse col portale e coronamento a linee concave e convesse terminate da volute e vasi porta-fiamma. Infine il Museo delle Conce in cui si mostrano le fasi di lavorazione della pelle e che è ospitato in uno degli edifici meglio conservati, risalente al 1700. Le concerie sono un simbolo di archeologia proto-industriale della Sardegna. Alcuni edifici sorgono ancora lungo la sponda sinistra del Temo, in prossimità del Ponte Vecchio; l'allineamento a schiera degli opifici costituisce una delle immagini più famose di Bosa.
I monumenti saranno visitabili gratuitamente, il pomeriggio di sabato dalle ore 16.00 alle ore 20.00 e la domenica dalle ore 9.00 alle ore 20.00. Sono inoltre previsti due itinerari: Itinerario Le Piazze: da Piazza Gioberti, passando per Piazza Monumento, poi a Piazza Modoleddu per arrivare a Piazza Costituzione visitando i Musei Casa Deriu e Pinacoteca Atza e gli altri monumenti del Corso. L’itinerario guidato avrà una durata di 20 minuti e potranno partecipare 15 persone per turno, si svolgerà nel pomeriggio di sabato 30 ottobre dalle ore 15 alle ore 19 nella giornata di domenica 31 ottobre dalle ore 10 alle ore 19.
L'altro è invece è il Percorso itinerante: centro storico e Cattedrale che comprende il Corso Vittorio Emanuele un tempo chiamato Sa Piatta, la più importante via della città di Bosa, la Cattedrale della Beata Vergine Immacolata, il duomo di Bosa, concattedrale della diocesi di Alghero-Bosa che risale al XII secolo, e che ospita I dipinti, quasi tutti opera di Emilio Scherer, pittore parmense che operò tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX, si vede poi la Chiesa del Rosario per giungere infine al Quartiere Sa Costa, che, iniziando dal castello, si estende fino a via del Carmine. Gli edifici variopinti, presentano due affacci uno a monte e l'altro a valle e sono caratterizzati da un ambiente per piano, da portali in trachite rosa recanti spesso numerosi motivi simbolici e fregi.
L’itinerario, che parte da Piazza IV Novembre avrà una durata di 20 minuti e vi potranno partecipare 15 persone per turno, si svolgerà nel pomeriggio di sabato 30 ottobre dalle ore 15 alle ore 19 e nella giornata di domenica 31 ottobre dalle ore 10 alle ore 19. Nelle 2 giornate saranno attivi (con costi definiti dai gestori): il trenino turistico partenza angolo Piazza Monumento, Chiesa del Carmelo, Castello Malaspina, Convento Cappuccini, Chiesa Bosa Marina, le Conce, chiesa San Pietro, Cattedrale e corso Vittorio Emanuele. (Orari di partenza: 10:00, 11:00,12:00, 12:40; 15:00, 16:00, 17:00, 18:00, 19:00, 19:40 - 5 € intero e 2,50 € il ridotto) e il battello: un’ora di escursione lungo il fiume Temo con partenza dalla banchina vicino al Ponte Vecchio.
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