S.A.
24 ottobre 2022
A Poco Loco di Alghero va in scena Antine
Idea che miscela suoni acustici ed elettronici attraverso un percorso di pre-produzione in studio sfociata nello straordinario live che si completa appunto con l’opera dello street art performer Manu Invisible

ALGHERO - Giovedì 27 ottobre alle ore 21.30, il Poco Loco in via Antonio Gramsci 8 ad Alghero sarà la tela su cui Giovanni “Nanni” Gaias (batteria, elettronica), Giuseppe “Peppe” Spanu (chitarra) e Angus Bit (elettronica) - opera originale in musica impreziosita e complementare alle incursioni formato street art del performer Manu Invisible (video art/street art) - ricameranno le suggestive trame di “Antine”, progetto che vuole essere omaggio sincero e contemporaneo allo scultore di Orani Costantino “Antine” Nivola.
Sarà ancora Insulæ Lab. E, ancora una volta dopo lo straordinario successo della prima a Berchidda, sarà la commistione d’arti farà la differenza. Un connubio che non distoglie né disturba, ma che anzi avvolge e coinvolge. Un’altra produzione interamente originale nata nel silenzio del granito logudorese che ora si sposta sulla Riviera del Corallo per farsi scoprire, apprezzare e conoscere. Idea che miscela suoni acustici ed elettronici attraverso un percorso di pre-produzione in studio sfociata nello straordinario live che si completa appunto con l’opera dello street art performer Manu Invisible.
Tutto accade grazie alla scintilla scoccata in Sardegna, a Berchidda - piccola capitale sarda del jazz e patria natale di Paolo Fresu che di Insulæ Lab è direttore artistico - idea cui l’Associazione Time in Jazz ha donato impegno ed attenzione, linfa e cure che hanno dato sostanza e forma al primo centro di produzione del jazz e della creatività artistica del Mediterraneo. Costantino “Antine” Nivola nasce a Orani nel 1911 e muore a East Hampton (Stati Uniti) nel 1988. Figura di spicco del panorama artistico d’avanguardia ha incarnato meglio di chiunque altro la parabola del jazz in quanto musica meticcia in movimento. “Antine” omaggia una figura proiettata nel futuro: tre musicisti che lavorano con suoni acustici ed elettronici; la video art metabolizza l’opera del maestro, la sua vita e i suoi rapporti artistici e umani con grandi personalità dell’arte, del design e dell’architettura come Le Corbusier, Guggenheim, Olivetti e Pollock.
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