Tutti in fila per ascoltare il filosofo e la sua relazione su “Città non città”
ALGHERO - Un pubblico di ogni età ha assistito ieri sera alla conferenza “città non città”, di Massimo Cacciari, nella sala riunioni della chiesa di San Francesco. L'incontro, promosso dalla Facoltà di Architettura dell'Università di Alghero, ha affrontato il tema della città e della sua evoluzione nelle diverse epoche storiche. Dalla pòlis greca alla civitas romana, dalla città europea alla metropoli, sino all'odierna post-metropoli, il filosofo, analizza il cambiamento della città e dei bisogni dell'uomo relativamente ad essa. Cacciari, sindaco di Venezia oltre che filosofo appassionato di studi di architettura, si sofferma sui problemi della collettività nelle città attuali, sempre più estese e impersonali che generano la grande contraddizione di un uomo, da una parte proiettato verso uno spazio uniforme che ha cercato nel suo bisogno di mobilitazione universale, e dall'altra perso senza più punti di riferimento sui quali fare affidamento. Lo studioso evidenzia la schizzofrenia dell'uomo moderno nella nuova tipologia di "città globale" e dice «giunti a questo estremo metropolitano, ci rendiamo conto che la nostra mente non può fare a meno dei luoghi, perché siamo singoli». La conferenza, conclusasi intorno alle 20.30 e arricchita dagli interventi dei correlatori Tagliagambe, docente di epistemologia del progetto e Maciocco, preside della facoltà di Alghero, ha coinvolto un pubblico attento e aperto alla discussione.
Nella foto Massimo Cacciari a San Francesco