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A.B. 3 novembre 2008
Piras vs Salaris: «No demagogia, sì all’impegno sociale»
Il consigliere comunale del Pd replica alle dichiarazioni dell’assessore comunale ai Servizi Sociali Maria Grazia Salaris
Piras vs Salaris: «No demagogia, sì all’impegno sociale»

ALGHERO - «Leggo con stupore il comunicato stampa dell’assessore Salaris in risposta alla mia nota del 28 ottobre scorso. La prima impressione che ne traggo, è che l’assessore abbia sbagliato destinatario; non vedo infatti alcun nesso logico tra la mia nota, peraltro garbata, e la sua risposta risentita». Questa la prima replica di Angelo Piras, consigliere comunale del Partito Democratico, che chiarisce alcuni punti sollevati dal delegato comunale ai Servizi Sociali. «Non ho fatto in realtà, pur avendone titolo, nessun riferimento né al Centro residenziale per anziani, né all’assistenza domiciliare, né ad alcuna altra attività dei Servizi Sociali. La mia sensibilità – prosegue – mi induce infatti al massimo rispetto verso per questi ambiti, che considero troppo seri e importanti per farne strumento di bieca lotta politica».

Piras inizia quindi a sviscerare i vari punti del discorso. «Molto più semplicemente mi sono limitato a far notare che, a fronte di un rammarico espresso pubblicamente dall’assessore per presunti insufficienti trasferimenti operati dalla Regione a favore dell’Assessorato ai Servizi Sociali, da qualche anno i fondi regionali che vengono trasferiti agli enti locali confluiscono in un fondo unico di cinquecentomilioni di euro. Questa cifra – chiarisce - viene poi ripartita sulla base di alcuni calcoli che tengono conto di quote fisse e quote riferite alla popolazione. Su queste basi, il Comune di Alghero ha ricevuto quest'anno dalla Regione 7.513.695,79 euro, e indicavo come queste cifre fossero in aumento.

Ma le sottolineature di Piras non finiscono qui. «Aggiungevo inoltre come gli enti locali potessero gestire le risorse loro assegnate in piena autonomia. Facevo rilevare, altresì, che nulla vieta all’Amministrazione di destinare minori somme, per esempio, allo spettacolo e destinarne in misura maggiore per finanziare i Servizi Sociali. Ritengo, con ciò, di aver contribuito a fare un po’ di chiarezza in una materia, quella finanziaria, questa sì oggetto di speculazione politica soprattutto se legata a temi di natura etica».

Piras prosegue: «La mia convinzione che si sia trattato di un errore nell’individuazione del destinatario è rafforzata dal fatto che l’attenzione e la solidarietà verso le classi più disagiate mi vedono impegnato nel sociale in ambito parrocchiale. Proprio questo mi ha portato a conoscere bene le realtà rappresentate dalla “Caritas”, dalla “Misericordia” e dal centro “Ascolto”».

La conclusione è chiara. «Ho già avuto modo di ribadire in altre occasioni e in diverse sedi, che demagogia e strumentalizzazione non fanno parte della mia vita. Rispedisco perciò queste parole al mittente. Per quanto attiene poi alla mia serietà, umana e professionale, ritengo in coscienza di non dover prendere lezioni da nessuno. Infine un’ultima annotazione: non essendo io ragioniere, la
calcolatrice la utilizzo purtroppo per contare il numero dei poveri che questa città vede tristemente in aumento».

Nella foto: Angelo Piras, consigliere comunale del Partito Democratico



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