Red
5 gennaio 2009
Nuova stagione del Coro Filarmonico della Sardegna
Il coro ha inaugurato ufficialmente, in collaborazione con l’Orchestra Filarmonica della Sardegna, l’inizio della propria attività

SASSARI - Sotto gli auspici della Madonna del Ss. Rosario, a Sassari, nella Chiesa a Lei dedicata, stracolma di spettatori, autorità (presenti il Sindaco di Sassari, Dott. Gianfranco Ganau, alcuni Assessori, Consiglieri della Provincia di Sassari, autorità religiose ed altre cittadine), musicisti, appassionati, tanto da non poter accogliere tutte le persone all’interno, il Coro Filarmonico della Sardegna ha inaugurato ufficialmente, il 21 Dicembre 2008, in collaborazione con l’Orchestra Filarmonica della Sardegna, l’inizio della propria attività, con un suggestivo concerto natalizio.
Il programma prevedeva una prima parte con l’Orchestra Filarmonica della Sardegna che si è esibita nel Concerto in La minore, BWV 1042 per violino e orchestra di J.S.Bach, composto intorno al 1720. La composizione segue la tradizione del concerto italiano, ben conosciuto da Bach, soprattutto attraverso lo studio dei concerti di A. Vivaldi, in cui viene esposta la forma Allegro – Adagio – Allegro, in un dialogo costante fra lo strumento solista e l’orchestra, con un continuo alternarsi della parti, in cui però Bach arricchisce di contenuti e sviluppa in maniera più articolata ciascun singolo movimento, soprattutto nel progredire delle dinamiche dei ritornelli e che, nell’ultima parte, sfocia in un vivace tempo di giga (danza) esposto in forma di fuga in cui il soggetto è affidato, in successione, a tutta l’orchestra.
Il violino solista del concerto è stato affidato a Bruno Pinna, musicista conosciuto dal pubblico sassarese. Egli ha saputo dare alla sua interpretazione splendidi momenti di intimi slanci, sobrietà esecutiva e rigore stilistico. Ha fatto seguito, secondo il programma, il Kanon per orchestra di J. Pachelbel, composizione musicale della seconda metà del XVII secolo, scritta sotto forma di canone dal tedesco Johann Pachelbel. Questa composizione evidenzia il susseguirsi e l’alternarsi delle variazioni dei primi violini, dei secondi e dei terzi sulla linea del basso continuo sostenuto dal violoncello e delinea un corpo che diviene sempre più complesso nel suo insieme senza, però, mai variare nel ritmo e che, gradualmente, sfuma nuovamente nella sua semplicità, all’interno di 28 variazioni. Chiudeva la prima parte il Concerto di Natale per orchestra di A. Corelli.
Nella seconda parte il Coro Filarmonico della Sardegna, insieme all’Orchestra Filarmonica della Sardegna, ha eseguito i Vesperae Solennes de Confessore KV 339 di W. A. Mozart, per soli, coro ed orchestra. Questa splendida opera, di notevole impatto emotivo, tenuta in alta considerazione dallo stesso Mozart, risale agli inizi del 1780 e chiude in maniera superlativa la serie di lavori composti da Mozart nella propria città natale. Si compone di cinque salmi (Dixit, Confitebor, Beatus Vir, Laudate Pueri, Laudate Dominum) e di un cantico conclusivo (Magnificat). Ogni salmo forma una unità autonoma; la dossologia finale deriva dai temi dei vari salmi.
La scrittura contrappuntistica del salmo “Laudate Pueri” segue la tradizione italiana secondo i canoni dello Stile Antico. Tale salmo contrasta con gli altri salmi, in particolare con il “Laudate Dominum”, vivido esempio del libero stile moderno, scritto con un tocco “sentimentale”. Nell’opera convivono pertanto, in perfetta armonia, la cantabilità dello stile classico ed il contrappunto severo. L’unità ciclica dei Vespri è chiusa a cerchio dal “Magnificat”, un cantico la cui chiave ed il cui spirito riportano il concetto musicale del salmo di apertura.
L’Orchestra Filarmonica della Sardegna, diretta in maniera eccellente dal Maestro Antonio Puglia con meticolosa lettura, intonata, dagli affetti intensi, matura nella sua esposizione e magicamente impeccabile, ha confermato i propri pregi artistici e la propria importanza nel territorio in cui opera.
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