SARROCH - I colori del Mediterraneo negli occhi, nuovi sguardi e piccole storie dal mondo, tra temi sociali, viaggi introspettivi o di grande attualità, raccontate da infiniti diversi punti di vista a Sarroch, nel “puntodivista film festival 09”.

Domani, domenica 2 agosto, l’ultima giornata della rassegna dedicata ai cortometraggi in concorso tra seminari, proiezioni e concerti, nella cornice splendida di Villa Siotto, partirà alle 21,30 con la premiazione dei cortometraggi vincitori del concorso selezionati dalla giuria composta da esperti del settore.

Alle 23,00 seguirà “Argyróphleps nesos”, un emozionante concerto tra musica, immagini e parole che trae ispirazione dalle note di David Herbert Lawrence tratte dal suo celebre viaggio-racconto tra “Mare e Sardegna” intrapreso nel 1921. L’amalgama di varie anime e diversi modi di sentire, di strumenti musicali della tradizione mediterranea, elettrici, percussivi e non convenzionali, la strana alchimia generata dal mischiarsi di strumenti, visioni e simboli, accompagnano in un viaggio senza alcuna meta precisa in questo concerto di grande suggestione. Sul palco Mariano Piras (ghironda, sarraggia, oud, mandola, saz, voce), Marcello Peghin (chitarre e Live electron ics), Gavino Riva (basso) e Tore Mannu (percussioni). La realizzazione video è affidata a Giampiero Dore, con i versi di Antonello Bazzu e le voci di Chicca Sanna e Giampiero Dore.

Dopo le ore 24, in chiusura del concerto, l’appuntamento con il dopo-festival nel cortile di Villa Siotto, con le “Riflessioni digestive”, un buffet con ottime degustazioni tradizionali a base di cibi genuini locali tra ospitali chiacchierate e saluti con gli artisti ospiti del festival.

Il progetto culturale è organizzato dall’Assessorato alla Promozione del Territorio del Comune di Sarroch, curato nella direzione artistica dal regista Romano Usai in collaborazione con “Art’In” e con il patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna. La seconda edizione non si è ancora conclusa, ma l’organizzazione ha già lo sguardo rivolto verso l’anno prossimo con la terza del puntodivista film festival, manifestazione che ambisce a riproporsi annualmente come laboratorio attivo, aperto all’innovazione ed alla sperimentazione di nuovi linguaggi, alla scoperta di talenti e nuove “visioni”.

Nella foto: Marcello Peghin