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A.B.
7 agosto 2009
Concluso il puntodivista film festival
Home, di Francesco Filippi, è stato premiato come miglior film in concorso

SARROCH - Si è conclusa mercoledì sera, la seconda edizione del “puntodivista film festival”, la rassegna di sei giorni dedicata al cinema ed ai cortometraggi di respiro internazionale, in un simbiotico connubio tra le varie arti, con una speciale attenzione al rapporto tra film e musica. Un grande successo confermato dalla presenza di un pubblico numeroso e appassionato di circa cinquecento persone ogni sera.
Organizzato dall’Assessorato alla Promozione del Territorio del Comune di Sarroch, curato nella direzione artistica dal regista Romano Usai, in collaborazione con “Art’In” e con il patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna, il festival ha rivolto ancora una volta una speciale attenzione ai cortometraggi in concorso pervenuti da tutta Europa (circa centoquaranta lavori), come Spagna, Francia, Macedonia, Italia, Sardegna, alla scoperta di talenti, nuove “visioni” e piccole storie dal mondo, tra temi sociali, viaggi introspettivi o di grande attualità, raccontate da infiniti diversi punti di vista.
Il premio per il miglior film nella sezione cortometraggi è risultato “Home”, di Francesco Filippi, di San Lazzaro di Savena, in provincia di Bologna. Giudizio unanime attribuito a quest’opera dalla giuria specializzata per «aver utilizzato nuove tecniche ed essersi avvicinato ai nuovi linguaggi, per aver costruito una vicenda originale, per aver sempre gestito con capacità la direzione, averne ben curato i dettagli pervenendo ad una efficace tutto in una storia d’ironia e leggerezza». Lo stesso cortometraggio ha ricevuto anche il premio per la miglior colonna sonora, per la maestria nel sottolineare ed accompagnare le vicende della protagonista con uno stile che si richiama all’universo musicale di Satie, con spunti e intuizioni originali.
Alla presenza dell’assessore alle Attività Produttive Angelo Dessì e del sindaco Mauro Cois, sono stati premiati anche gli altri tre cortometraggi: il premio per il miglior montaggio è andato a “El sueno de Rosetta”, di Branas e Giovanni Quinti, dell’Associazione culturale “La teca”, proveniente da Barcellona; il premio per il miglior soggetto a “La cacciatrice di rane”, di Nicola Sorcinelli, di San Costanzo, in provincia di Pesaro e Urbino; il premio per la miglior fotografia e per la miglior regia a “L’arbitro”, dell’oristanese Paolo Zucca, che ha vinto anche il primo premio per la sezione “Cortospot Sociale” con lo spot “Colibrì”. Per la sezione Cortospot Sociale ha vinto il secondo premio “Lische”, del madrileno Stefano Vicoli, mentre è giunto terzo “Sogni tranquilli”, di Giancarlo Zagone, di Carate Brianza, in provincia di Milano.
La giuria era presieduta dal greco Dimitri Makris, fondatore e produttore della “Dm Films Production” e direttore artistico del “Festival Mediterraneo”, regista del “Documentario di Lavrion”; Salvatore Bonafede, il pianista jazz e compositore di colonne sonore per teatro e cinema, riconosciuto quale miglior nuovo talento da ““Musica jazz”; Pippo Ciliberto, direttore della fotografia, ha lavorato con i miglior registi italiani tra i quali Luigi Perelli nel film “La Piovra 6”; Egidio Bertazzoni, dal 1978 autore e regista alla Rai di Milano; Michele Serra, giornalista, autore di testi teatrali, scrittore di romanzi e racconti, fondatore del settimanale satirico “Cuore”, co-autore della trasmissione Rai di Fabio Fazio “Che tempo fa”; Giovanna Zucconi, scrive di cultura sulla “Stampa” e sull’“Espresso”, autrice e conduttrice di “Sumo” e “Gargantua”; il musicista greco Elesterios Tsatis; la scenografa Daniela Morotti; l’assessore alle Attività Produttive e Promozione Territorio del Comune di Sarroch Angelo Dessì.
Gran finale tra film e musica con “Argyróphleps nesos”, un emozionante concerto tra musica, immagini e parole, che trae ispirazione dalle note di Lawrence, tratte dal suo celebre viaggio-racconto tra “Mare e Sardegna”, intrapreso nel 1921. Sul palco, il fascino del Mare Nostrum tra gli elementi naturali dell’aria, dell’acqua, della terra e del fuoco attraverso le suggestive note di Mariano Piras, Marcello Peghin, Gavino Riva e Tore Mannu, con la realizzazione video curata da Giampiero Dore, che assieme a Chicca Sanna, da la voce ai versi di Antonello Bazzu. Al centro, i paesaggi straordinari di miniera sulle immagini in bianco e nero ed a colori che scorrevano sullo schermo, a rappresentare quei luoghi attraverso i quali si sono spiegate le vite di quegli uomini che hanno scavato nelle viscere della terra, con le loro speranze ed i loro tormenti. L’amalgama di varie anime e diversi modi di sentire, di strumenti musicali della tradizione mediterranea, elettrici, percussivi e non convenzionali, la strana alchimia generata dal mischiarsi di strumenti, visioni e simboli, hanno accompagnato l’ultima serata del festival in un viaggio nel Mediterraneo in un concerto di grande emozione.
Grande soddisfazione per il direttore artistico Romano Usai, l’Amministrazione Comunale e gli organizzatori dell’associazione Art’In, che già predispongono il terreno per la prossima edizione. Una rassegna da riproporre annualmente per valorizzare le bellezze del territorio, fucina di fermento culturale e di grandi potenzialità per lo sviluppo del settore turistico in grado di veicolare ad ampio raggio l’immagine di Sarroch e di tutta l’area che non è solo industriale, ma soprattutto archeologica. Notizia anticipata sul palco del puntodivista film festival 08 dal sindaco Cois e dall’assessore Dessì.
L’appuntamento con il puntodivista film festival 08, è fissato per l’anno prossimo con la terza edizione, alla ricerca di nuovi sguardi e nuove prospettive tra i colori e le suggestive tonalità in bianco e nero del Mediterraneo.
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