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Antonio Burruni 20 agosto 2009
L’Infame su Alguer.it, Furesi e la sua opera
Il regista e sceneggiatore, svela in anteprima sul Quotidiano di Alghero trama del film ed i principali attori del cortometraggio
L’Infame su Alguer.it, Furesi e la sua opera

ALGHERO - «”L’infame” è un cortometraggio della durata di venti minuti circa, scritto a quattro mani con mio figlio Guido, con il quale divido da tempo il piacere della scrittura cinematografica. Girato completamente ad Alghero con l’assistenza del valido Pietro Alias, collaboratore alla regia. Nasce, intendo come realizzazione, dalla volontà di Raffaele Veneruso, produttore cinematografico molto noto, e non solo per essere il cugino di Massimo Troisi. E’ nel cinema da una vita, ed è colui che sta mandando avanti la produzione di quello che sarà il mio primo lungometraggio, intitolato “Voglio un attico al piano terra”».

Inizia così la presentazione che Cesare Furesi fa della sua ultima creazione. «L’infame diventa per me un banco di prova importante. La necessità di dimostrare quella che viene definita come la capacità di produrre interpretazione da parte degli attori. Alcuni miei lavori precedenti fra i quali “Roberta” (un cortometraggio del 2007, che ha riscosso riconoscimenti, proiettato a Berlino e Sidney), non potevano risultare rappresentativi per la loro particolare struttura, volta più alla cattura di stati d'animo».

«La storia è semplice – prosegue il regista - un giovane attore (Antonio Luvinetti), un impresario (Pier Luigi Alvau), un’audizione importante. A contorno, una fidanzatina (Maria Bardeglinu), una madre (Pinuccia Sechi) amica dell’impresario, e una sorpresa finale. E alla fine il gioco della vita, del potere, che questa volta non sorride, è serio... e un potere che non regala sorrisi dovrebbe mettere in guardia. Ci ho messo dentro diversi ingredienti e ho sbattuto forte. Mi sono sorpreso a lanciare messaggi, questa volta non riferiti al mio tema costante, la disabilità. Ho sentito la necessità di proporre uno stimolo ai comuni standard. Non basta essere bravi, in un mondo dove di bravi ce ne sono troppi, veri o falsi che siano. Bisogna proporsi con originalità, bisogna stupire, bisogna distinguersi, e bisogna crederci. L'infame è un lavoro corale e delle persone straordinarie mi hanno dato una mano... e una gamba!».

Durante la serata in programma domani, venerdì 21 agosto, organizzata da “Alguer Cultura”, presentata da Alberto Cocco, sarà messo in scena il prologo di tutta la storia. Interpretato sul palco, in diretta dagli attori. Quando il prologo sarà concluso, partirà la proiezione del film. Seguirà un dibattito e l’esibizione dal vivo di Mattia Uldanck, autore di parte della colonna sonora, in gran parte a firma di Marino de Rosas. Il maestro Mauro Uselli, che farà l’accompagnamento musicale al prologo, ci regalerà le note del suo flauto. Alla fine, bicchierata augurale.

Nella foto: L’attore Antonio Luvinetti



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