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S.A.
1 novembre 2009
E´ tempo di crisi per il novello sardo
Negli anni ´90 i numeri parlavano di un milione di bottiglie in Sardegna, con la Sella & Mosca di Alghero, quarta in assoluto nel panorama nazionale con 450mila bottiglie di Rubicante

ALGHERO - E'tempo di novello, anche se non si annuncia una grande stagione per questi vini, anche a livello nazionale. I 18 novelli sardi verranno venduti a partire da venerdì prossimo in tutta l'Isola e i segnali della crisi si sentono tutti. Certo le colpe possono essere attribuite alla mode che vanno e vengono; ma un mea culpa da parte dei produttori sulla qualità è d'obbligo, secondo gli esperti.
Negli anni '90 i numeri parlavano di un milione di bottiglie in Sardegna, quinta regionale d'Italia nella produzione del novello e la Sella & Mosca di Alghero, quarta in assoluto nel panorama nazionale con 450mila bottiglie di Rubicante.
«Era e resta un bel prodotto, per la qualità e per la cura che ci mettiamo nel farlo», dice Stefano Biscaro, enologo delle tenute algheresi. «Ma la crisi si sente e, ahimé, la subiamo. Produrremo 180 mila bottiglie di novello. Siamo al 30% dei tempi migliori».
Il novello ha una durata consigliabile piuttosto di pochi mesi, sino a Pasqua al più tardi e una tradizione trentennale. Vita breve in tutti i sensi, dunque, per questo vino che aveva conosciuto altre fortune nel nord Sardegna. Auguriamoci non troppo.
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