Red
14 novembre 2009
Ozieri, entro dicembre il parto indolore
Superate le difficoltà organizzative e incrementato il numero degli anestesisti. È ripresa con regolarità anche l’attività chirurgica di routine

OZIERI - Riprenderà entro il mese di dicembre il servizio di parto in analgesia nell’Unità operativa di Ginecologia e ostetricia dell’ospedale civile di Ozieri. L’attività si era interrotta nel settembre del 2008 per alcune difficoltà organizzative che, soltanto di recente, grazie all’incremento di medici anestesisti sono state risolte.
Sono stati circa 200 i parti indolore effettuati all’ospedale “Antonio Segni” di Ozieri dal marzo 2007 a settembre 2008. Un risultato importante che da una parte ha consentito alla struttura di Via Colle dei Cappuccini di diventare un centro di riferimento per il nord Sardegna per questo tipo di metodica; dall’altra ha permesso di ridurre di circa il 50 per cento i parti con taglio cesareo nell’Unità operativa diretta da Angelo Multinu.
Con la ripresa dell’attività quindi l’ospedale ozierese si conferma centro pilota nel parto in analgesia per l’intera Azienda sanitaria sassarese. Sono già tre intanto le équipe, composte da un ginecologo, un anestesista, una ostetrica e un infermiere anestesista, che di recente si sono recate al “Fatebene Fratelli” di Roma per effettuare una serie di corsi di aggiornamento. Un centro di alta specializzazione quello dell’isola Tiberina nel quale le équipe mediche di Ozieri avevano effettuato già la prima formazione nel 2006.
Il parto indolore prevede, con una puntura alla schiena (tra due vertebre viene posizionato un sondino), l’iniezione di anestetico in diverse fasi, in dosi modiche e modulate a seconda della sensibilità individuale della donna al dolore. Questa metodica non immobilizza la partoriente ma le permette anche di camminare e proseguire il travaglio nella maniera più naturale possibile. La donna così partorisce senza dolore e in maniere fisiologica.
Le donne però prima di accedere al parto indolore sono sottoposte ad una serie di esami e controlli da parte degli anestesisti. Un iter necessario e utile ad accertare la presenza di eventuali controindicazioni, che sono scarse e che vanno valutate in via preventiva. A Ozieri il parto antalgico è praticato 24 ore su 24, gratuitamente, seguendo le linee guida del Ministero e dell'assessorato regionale alla Sanità. Si inserisce all'interno di un processo di umanizzazione nei riguardi dei pazienti, che deve diventare patrimonio nell'operatività di chi lavora nella Sanità.
«La ripresa del servizio – ha detto Angelo Multinu, direttore della Ginecologia e ostetricia oltre che del Dipartimento chirurgico dell’ospedale “Segni” – è importante, soprattutto perché ci permette di garantire una maternità più felice, evitando situazioni di dolore e di stress per le mamme». Oltre al parto antalgico continua anche l’attività dell’Imprinting, che prevede che la madre, il neonato e il padre passino le prime due ore dopo il parto insieme in un ambiente asettico e caloroso.
Grazie alla riorganizzazione lavorativa, resa possibile da un numero adeguato di medici anestesisti (9 più il primario), da questa estate è ripresa con un buon livello anche l’attività operatoria di routine di tutte le Unità operative del Dipartimento chirurgico. «Le sedute operatorie – ha concluso Multinu – hanno assunto un ritmo regolare, tale da consentire la ripresa dell’attività di chirurgia mininvasiva in laparoscopia e il trattamento chirurgico dell’incontinenza urinaria, patologia che colpisce circa 1 donna su 3».
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