Red
15 dicembre 2009
«I vuoti urbani nella città»
Sant´Agostino, la Pietraia e la Cunetta, quartieri in cui migliaia di cittadini potrebbero abitare la città. L´iRs Alghero rilancia il dibattito in città. «Sul futuro di questi siti si possono e devono aprire processi decisionali in cui i cittadini siano coinvolti e direttamente partecipi»

ALGHERO - Il centro di attività di iRS ad Alghero intende rilanciare il dibattito in città riguardo ad alcune aeree la cui utilizzazione non è chiara e su cui si potrebbero avviare politiche urbanistiche con benefici sull'intera cittadinanza. Alcuni quartieri della città presentano veri e propri "vuoti urbani", aree dall'enorme potenziale che da anni sono soggetti a un progressivo degrado. «Sant'Agostino, la Pietraia e la Cunetta, quartieri in cui migliaia di cittadini potrebbero abitare - nel senso letterale del termine - sono attualmente grandi quartieri dormitorio».
L’area delle case popolari della Cunetta (via De Gasperi): è tra le poche di Alghero in cui è ancora evidente la maglia olivetata che circonda tuttora la città. L’accennato disegno di un parco mai realizzato ha evidenziato l’interesse dei cittadini che, con umile e lodevole spirito d’iniziativa, hanno dato vita a piccoli orti urbani costantemente curati.
«L’estensione e la natura del sito garantirebbero al quartiere di fruire di un polmone verde che, attirando la cittadinanza e costituendo una nuova centralità agevolerebbe lo sviluppo dei servizi. Inoltre - sottolineano dall'iRs Alghero - l’iniziativa dei cittadini riguardo gli orti urbani, potrebbe essere uno spunto per garantire migliore controllo e gestione dell’area».
L'iRs punta l'occhio sell’ex cotonificio di Sant’Agostino: «Sono attive da tempo varie forme di mobilitazione cittadina e per il quale crediamo sia giunto il momento di concretizzare le proposte per il recupero». Sul futuro di questi siti si possono e devono aprire processi decisionali in cui i cittadini siano coinvolti e direttamente partecipi, rimarcano dal centro di attività di iRS ad Alghero, in quanto la loro valorizzazione porterebbe notevoli vantaggi alla vivibilità e all'aggregazione sociale nonchè a importanti ricadute in termini di occupazione.
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