CAGLIARI - L’aumento del numero dei senza lavoro, certificato dall’Istat a gennaio come dato nazionale, insieme con l’incremento spaventoso del tasso di disoccupazione giovanile, non lascia sperare purtroppo nulla di buono anche per la situazione sarda, per la quale si attendono, comunque, gli esiti del primo trimestre del 2010. Stamattina, la Cisl ha posto il problema all’ordine del giorno del Comitato esecutivo regionale, discu-tendo lo stato delle vertenze aziendali ancora irrisolte ed il confronto aperto con la Giunta Regionale dopo lo sciopero generale del 5 febbraio, in attesa che riparta l’incontro a Palazzo Chigi su emergenze, investimenti e strumenti necessari a rilanciare lo sviluppo nell’Isola.

«La Cisl sarda - ha sottolineato il segretario generale Medde - ritiene indispensabili, in considerazione dei numerosi indicatori economici e sociali negativi, in primo luogo del-la drammatica situazione occupazionale, provvedimenti urgenti e adeguati anche da par-te della Regione per spingere l’economia e il lavoro». Infatti, non è sufficiente, secondo il sindacato, l’attuazione delle norme sugli ammortizzatori sociali, sulla base della legi-slazione nazionale, pure indispensabili per attutire l’impatto della crisi sui lavoratori. Sono anche necessarie adeguate strategie di reimpiego e ricollocazione attraverso prov-vedimenti di orientamento, formazione e riqualificazione.

Il sindacato, ribadisce quindi l’urgenza di inserire la gestione delle emergenze aziendali e produttive in nuove strategie di politica industriale e dello sviluppo. In questa direzio-ne diventa irrinunciabile quel “Patto per lo sviluppo e il lavoro” che, proposto più volte, ha trovato il consenso della Giunta Regionale, ma non ancora un’adeguata definizione sul metodo e sui contenuti. Diventa, quindi, rilevante il confronto che il presidente della Regione Autonoma della Sardegna Ugo Cappellacci intende convocare per la prossima settimana e sul quale si giocano le aspettative di lavoratori, pensionati e disoccupati per concordare su un percorso che garantisca, da parte di Stato e Regione, certezze di nor-me, risorse finanziarie e strumenti.

L’incontro di domani, mercoledì 3 marzo, alle ore 10,30, nella sede della Cisl, in Via Ancona 1, tra “Cgil”, “Cisl”, “Uil”, “Anci” ed “Ups”, servirà a condividere contenuti e percorso utili a esercitare un pressing costante nei confronti del Governo, per riaprire le vertenze sull’Intesa istituzionale di programma, sul riconoscimento dell’insularità e sul nuovo Piano di rinascita.