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Red 7 marzo 2010
Sassari: Giornata Mondiale del Rene
Anche quest’anno a Sassari saranno impegnati in prima linea gli operatori della struttura complessa di Nefrologia dialisi e trapianto dell’ospedale civile di Sassari
Sassari: Giornata Mondiale del Rene

SASSARI - Si svolgerà giovedì 11 marzo la “Giornata mondiale del rene 2010” che avrà come slogan “Prevenire è possibile”. Anche quest’anno a Sassari saranno impegnati in prima linea gli operatori della struttura complessa di Nefrologia dialisi e trapianto dell’ospedale civile di Sassari. La manifestazione è organizzata in Italia dalla Fondazione italiana del rene Onlus in collaborazione con la Società italiana di nefrologia (Sin) che, per questa edizione, ha scelto come testimonial la campionessa olimpionica e mondiale di nuoto Federica Pellegrini. La Giornata ha lo scopo di sensibilizzare e informare i cittadini sull’importanza della prevenzione delle malattie renali. Si tratta di patologie gravi e sempre più diffuse, ma ancora troppo spesso non conosciute o diagnosticate tardivamente.

A Sassari, in Piazza d’Italia dalle ore 9 alle ore 18, il personale medico e infermieristico della struttura complessa di Nefrologia, dialisi e trapianto del “Santissima Annunziata”, diretta dalla dottoressa Maria Cossu, sarà presente all’interno di una tenda messa a disposizione dai Vigili del Fuoco di Sassari. Qui sarà allestita una postazione per ricevere i cittadini che vorranno aderire all’iniziativa. I cittadini potranno ricevere materiale informativo, consulenza medica qualificata, ma soprattutto potranno effettuare gratuitamente un semplice esame di screening.

Infatti, grazie all’allestimento di bagni chimici forniti dal Comune di Sassari, sarà possibile effettuare un esame delle urine tramite un semplice ‘dipstick’, striscia reattiva per le urine, che fornirà informazioni sulle più comuni alterazioni, quali presenza nelle urine di proteine o sangue, segno dell’esistenza di un problema renale. L’esame, facile e veloce, suggerirà l’eventuale necessità di ulteriori accertamenti da svolgersi in un secondo momento.

«All’insorgenza della malattia renale – spiega Maria Cossu – possono contribuire una serie di fattori, quali abitudini di vita scorrette, un’alimentazione non equilibrata, così come fattori di rischio molto comuni come l’ipertensione arteriosa, il diabete, l’obesità e le dislipidemie. «Una valutazione accurata da parte del personale medico e infermieristico – prosegue il medico – che giovedì 11 marzo sarà gratuitamente a disposizione dei cittadini per effettuare oltre all’esame delle urine anche la misurazione della pressione arteriosa e del peso corporeo, potrà condurre all’identificazione di tali fattori e quindi al suggerimento di una condotta di vita ottimale e di eventuali altre indagini cliniche e di laboratorio».

Nell’edizione 2009 a Sassari sono stati circa duecento i cittadini che hanno aderito alla manifestazione. Dai riscontri è emerso che tra i soggetti visitati molti erano quelli affetti da ipertensione o ancora presentavano proteinuria o glicosuria nelle urine: una situazione quest’ultima che denota una potenziale situazione di diabete e che richiede un approfondimento diagnostico. Quindi ancora sono stati individuati soggetti con calcolosi o che in passato erano stati interessati da una calcolosi renale e che avevano sofferto di coliche renali o erano stati sottoposti a litotrissia.

Dove sono stati riscontrati valori fuori norma, i medici hanno invitato gli utenti a presentarsi nel reparto di Nefrologia per un approfondimento diagnostico. Inoltre negli incontri individuali con i medici è risultato che molti soggetti seguono una alimentazione scorretta, molti sono obesi, fanno uso eccessivo di sale, mangiano molti insaccati, sono grandi fumatori. Tutte situazioni a rischio per lo sviluppo di eventuali patologie renali. Secondo le previsioni a disposizione della Sin, entro la fine di quest’anno saranno due milioni e mezzo i pazienti in dialisi cronica a livello mondiale, tra cui più di cinquantamila in Italia. I reni svolgono un lavoro silenzioso ma di grande importanza. Purtroppo quando si ammalano non è facile accorgersene.

Le cause più comuni che portano all’insufficienza renale sono il diabete e l’ipertensione arteriosa. Il 72 per cento dei dializzati nel mondo sono pazienti diabetici o ipertesi. Il diabete - sostengono gli esperti della Sin - si complica con il danno renale per il 40 per cento dei casi. Ma prevenire è possibile: controllare bene il diabete e la pressione arteriosa può significare dunque bloccare l’evoluzione del danno renale verso la dialisi. Controllare la malattia renale significa anche migliorare la prognosi cardiovascolare (chi è malato di reni spesso soffre di malattia cardiaca).

La struttura complessa di Nefrologia dialisi e trapianto dell’ospedale “SS. Annunziata” di Sassari, è articolata in vari settori: il reparto di Nefrologia al IV piano del padiglione rosso, da sempre si occupa della diagnosi e della cura delle malattie renali, sia delle forme primitive che di quelle associate ad altre patologie come il diabete, attuando un attento monitoraggio nel tempo della malattia renale e suggerendo adeguate terapie atte a rallentare il declino della funzione dei reni in una fitta rete di attività ambulatoriale; da qualche tempo è in funzione anche un ambulatorio di nefrologia pediatrica.

Della Struttura fanno parte inoltre il centro dialisi di Sassari (situato nel padiglione centrale del “SS. Annunziata”) e il centro dialisi di San Camillo, nonché due centri dialisi di recente istituzione situati a Thiesi e Porto Torres che consentono di dializzare ormai oltre 150 pazienti cronici, oltre a garantire il trattamento per i pazienti che sviluppano una insufficienza renale acuta. I quattro centri suppliscono inoltre, nell’ambito di un servizio di dialisi estiva, alle esigenze di pazienti sottoposti a dialisi e residenti in altre regioni d’Italia che, per turismo, si recano in Sardegna. Nella struttura è presente un servizio di Dialisi peritoneale (metodica alternativa alla emodialisi che consente al paziente il trattamento al proprio domicilio) e che conta ormai oltre 15 pazienti, come anche un servizio di lipoaferesi e plasmaferesi (vengono trattati anche pazienti pediatrici) ed un qualificato servizio di densitometria ossea, con apparecchiature all’avanguardia.

Fiore all’occhiello della struttura è infine il Centro trapianti di rene, dove in più di vent’anni sono stati effettuati ben 250 trapianti, e il cui monitoraggio ambulatoriale viene effettuato presso ambulatori dedicati da nefrologi specializzati. Più di 30 anni fa è stato Giambattista Sorba a dare inizio a questa rilevante attività ed è proprio alla sua memoria che la struttura di Nefrologia, dialisi e trapianto dedicherà la giornata dell’11 marzo.



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