Red
26 marzo 2010
Progetto per i bambini autistici
La Asl di Sassari lavora per una possibile stabilizzazione. A fornire il necessario supporto agli operatori dell’Uonpia, sarebbero un neuropsichiatria infantile, uno psicologo, due pedagogisti clinici e un neuropsichiatria motricista dell’età evolutiva

SASSARI - «Presenteremo in Regione, così come richiesto dall’assessore alla Sanità, un programma per la stabilizzazione del progetto di continuità assistenziale dedicato ai minori con disturbo dello spettro autistico in età precoce. Già da oggi saremo in grado di avere la proposta pronta, di adottarla e, compatibilmente con le tempistiche necessarie, di inviarla in Assessorato».
È l’impegno preso dalla direzione aziendale dell’Asl di Sassari dopo la richiesta dell’assessore regionale alla sanità di conoscere i costi di una eventuale stabilizzazione del progetto a favore dei bambini affetti da disturbo dello spettro artistico. Ieri a Cagliari l’assessore regionale alla Sanità Antonello Liori ha incontrato i familiari dei bambini seguiti dall’Unità operativa di Neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza.
«L’assessore ci ha chiesto dei preventivi sui costi della stabilizzazione – afferma il direttore sanitario Francesco Lubinu – che nella mattinata di domani gli comunicheremo». In sostanza si tratterebbe di integrare la dotazione organica dell’Unità operativa di Neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza (Uonpia) con una serie di professionalità che saranno prese in carico dall’Asl e che si affiancherebbero al personale già in servizio.
A fornire il necessario supporto agli operatori dell’Uonpia, nella struttura di San Camillo, sarebbero un neuropsichiatria infantile, uno psicologo esperto nel settore, due pedagogisti clinici e un neuropsichiatria motricista dell’età evolutiva. «Il costo stimabile si aggira su di una cifra appena inferiore ai 300mila euro annui – afferma Lubinu – e la stabilizzazione potrebbe avvenire a partire dal prossimo anno. Attualmente invece, anche considerando i tempi della stabilizzazione e al fine di garantire una continuità assistenziale ai piccoli pazienti e alle loro famiglie, proporremo all’assessorato l’attivazione del progetto che abbiamo già trasmesso nel mese di gennaio».
Un progetto che, elaborato dal responsabile dell’Uonpia Gianfranco Aresu, l’attuale direzione, con una delibera del 28 gennaio scorso, ha fatto proprio oltre che per l’altissimo gradimento ottenuto dai familiari, anche per la sua validità scientifica. Il progetto infatti mira ad assicurare una serie di interventi su bambini in età tenerissima e ad introdurre da subito, nel bambino affetto da disturbo dello spettro artistico e nella famiglia, quegli elementi di speranza in grado di garantire la buona riuscita del programma. L’Azienda resta comunque disponibile per elaborare progetti alternativi nel caso in cui i costi della stabilizzazione non fossero al momento interamente sostenibili a causa delle attuali difficoltà della sanità regionale.
Foto d'archivio
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