Red
28 maggio 2010
Invalidità civile: il medico si fa pagare
Comincia a diventare veramente oneroso e non solo problematico per i cittadini sardi presentare le domande di invalidità civile all’Inps

ALGHERO - Comincia a diventare veramente oneroso e non solo problematico per i cittadini sardi presentare le domande di invalidità civile all’Inps. Ai misteri e alle difficoltà di una procedura esclusivamente telematica, si accompagna ora la tariffa - tra 30 e 80 euro – richiesta dal medico per compilare e inviare all’Istituto della Previdenza sociale la documentazione sanitaria del potenziale invalido. Inutile dire che si tratta di una odiosa “Tassa sulla disperazione”.
Dal 1° gennaio 2010 le domande per il riconoscimento dello stato di invalidità civile, cecità civile, sordità civile, handicap e disabilità, complete della certificazione medica attestante la natura dell’infermità invalidante, devono essere presentate all’Inps esclusivamente per via telematica. Il cittadino, se inesperto o privo di computer, ha due possibilità: sottoporsi a un corso accelerato di alfabetizzazione informatica o rinunciare all’invalidità civile.
Superato questa precondizione, deve, però, recarsi prioritariamente da un medico certificatore, anch’egli costretto a compilare la certificazione solo on line da inviare all’Inps. Dopo l’invio telematico del certificato, il medico consegna al cittadino la stampa firmata, che dovrà essere esibita all’atto della visita, e la ricevuta di trasmissione con il numero di certificato.
Questa operazione “ambulatoriale” ai cittadini sardi sta costando da un minimo di 30 a un massimo di 80 euro: una tassa odiosa sulla disperazione. I sindacati dei pensionati ritengono necessario che Inps e Regione regolamentino questo servizio, indicando un’unica tariffa uguale su tutto il territorio dell’isola, e soprattutto che sia il servizio sanitario regionale ad attivare procedure di rimborso diretto ai medici certificatori.
I sindacati dei pensionati – categoria maggiormente interessata alle domande di invalidità civile – chiedono che almeno le istituzioni che dovrebbero essere più vicine ai cittadini si attivino per rendere la vita degli anziani meno problematica e burocraticamente più semplice. «Un incontro Sindacati - Regione - Inps- Ordine dei Medici potrebbe, a nostro avviso risolvere tempestivamente il problema», precisano le segreterie sindacali.
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