Red
26 giugno 2010
Screening mammografico, risposta in crescita
Prosegue la seconda edizione della campagna di diagnosi precoce del tumore alla mammella, da luglio l’Unità radiologica mobile stazionerà a Li Punti. Sono 40 i casi positivi di tumore alla mammella individuati dal 21 settembre a oggi

SASSARI - E’ partito un po’ in sordina, con qualche difficoltà all’inizio e con un tasso di adesione sicuramente non brillante. Una situazione che adesso sembra essersi invertita con un tasso di partecipazione delle donne risalito in maniera significativa, «quasi inaspettata», afferma Luigi Mannu responsabile del Centro screening di Sassari. Si tratta del secondo round dello screening mammografico dell’Azienda sanitaria sassarese in fase di svolgimento attualmente nella città di Sassari.
In questi giorni l’Unità radiologica mobile, con a bordo un mammografo, si trova nella palestra bunker di Sassari in via Pirandello. Lo screening è iniziato a Sassari il 21 settembre, partendo proprio dalla sede centrale del Centro screening di Via Rizzeddu. Da quella data al 10 maggio sono state 13.697 le donne target, di età compresa tra i 50 e i 69 anni, invitate a sottoporsi ad una mammografia gratuita al centro che trova sede nel parco dell’ex ospedale psichiatrico, con una percentuale di adesione del 49,17 per cento.
Per campagna 2009-2011 le donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni interessate dallo screening saranno 43.288, circa 5mila in più rispetto alla precedente stagione. Sul territorio di Sassari saranno invitate 29.209 donne, su quello di Alghero 10.237 e su quello di Ozieri 3.842. Mentre è in atto lo screening nella palestra bunker (dall’11 maggio al 7 luglio), dove sono state invitate le oltre 3.500 donne residenti al Monte Rosello, Latte Dolce, Sassari 2 e Sant’Orsola, «le prime stime, approssimative, ci fanno parlare di un’adesione che supera il 55 per cento – sostiene Luigi Mannu – e dimostrano come il primo round dello screening, quello svolto da fine 2006 a fine 2008, abbia ben funzionato anche come strumento di educazione sanitaria».
Il dato significativo è che, dal 21 settembre ad oggi, tra le donne target sono stati individuati 40 casi positivi di tumore della mammella. Si tratta di donne di età compresa tra i 50 e i 60 anni, per 14 di queste si trattava della prima mammografia mentre le restanti 26 avevano già effettuato almeno un esame mammografico. Le donne sono tutte state inviate ai percorsi di approfondimento e che prevedono la presa in carico dell’oncologo per una terapia medica oppure chirurgica.
«La donna è libera di scegliere dove farsi curare – precisano Daria Del Rio e Maria Laura Sedda, radiologhe del centro screening sassarese – se in ospedale piuttosto che in clinica. La cosa importante è che questo screening ancora una volta fa capire quanto sia fondamentale la prevenzione». Dall’8 luglio e sino all’8 agosto l’Unità radiologica mobile si sposterà a Li Punti in Via Crovetti. Le donne target che ancora non avessero ricevuto l’invito, a causa di disguidi postali, possono contattare il numero verde del Centro screening 800.66.33.55 dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 17 e il sabato dalle 8 alle 14.
A rispondere sarà la Segreteria organizzativa degli screening che sino ad ora ha svolto un ruolo importante di contatto con le donne. Quello di Li Punti è uno dei tanti siti nei quali il mezzo radiologico accoglierà le donne avevano già effettuato almeno un esame mammografico. La novità di questa edizione dello screening infatti è rappresentata dall’estensione dei punti di erogazione della prestazione che passano dai 9 della precedente campagna ai 21 di quella attuale. A consentire l’aumento dei centri è la scelta, da parte dell’Asl sassarese, di utilizzare ancora una volta l’Unità radiologica mobile (Urm), che si è rivelata di grande utilità nella prima edizione della campagna. La sua presenza in più paesi del territorio della provincia agevolerà e razionalizzerà la partecipazione delle donne.
La sede fissa dello screening è rappresentata dal Centro screening di Via Rizzeddu, mentre le sedi nelle quali sarà presente l’Unità mobile saranno 20: a Sassari Rizzeddu, Palestra Bunker, Palmadula quindi Porto Torres, Castelsardo, Sorso, Sedini e Nulvi. Per le donne di Stintino, in considerazione della distanza del paese dal punto di riferimento dell’Urm (Porto Torres), la Asl metterà a disposizione un pullmino per agevolare le donne a raggiungere la struttura. Sul territorio di Alghero l’Urm stazionerà prima nel paese di Ittiri (a partire dal 5 gennaio
2011), quindi Thiesi, Alghero città, Olmedo (qui saranno chiamate anche le donne di Tottubella, frazione di Sassari), Villanova Monteleone, Pozzomaggiore e Bonorva. Il territorio di Ozieri sarà interessato dalla presenza dell’Urm a partire dal 28 febbraio 2011 a Bono, quindi Ozieri, Pattada e Mores.
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