Alberto Becciu
12 ottobre 2010
Tumore del colon: diagnosi precoce
Il tumore del colon, nei paesi occidentali, è il terzo come frequenza, dopo il tumore del polmone e il carcinoma della mammella. La sintomatologia può essere chiara già dalle prime fasi della malattia

ALGHERO - Il colon è l’ultimo tratto dell’intestino, destinato al riassorbimento dell’acqua, alla formazione delle feci e al loro contenimento; a differenza dell’intestino tenue (tratto dell’apparato digerente maggiormente responsabile dell’assorbimento degli alimenti) che risulta in misura maggiore interessato da processi neoplastici benigni, il colon è invece sede frequentissima di tumori maligni, causa di altissima mortalità. Il tumore del colon, nei paesi occidentali, è il terzo come frequenza, dopo il tumore del polmone e il carcinoma della mammella.
Questo tipo di tumore, a differenza di altri, tende a crescere localmente e solo in seguito a diffondere in altri organi; a seconda della sua localizzazione può dare segni della sua esistenza solo tardivamente e quindi portare il paziente dal medico quando ha già raggiunto notevoli proporzioni. Se interessa la prima parte del colon, dove le feci sono ancora molto liquide, darà segni di se quando il lume sarà quasi completamente occluso, mentre se colpisce l’ultimo tratto del colon o il sigma-retto (dove le feci sono praticamente formate), la sintomatologia può essere chiara già dalle prime fasi della malattia.
I sintomi di questo tumore sono primariamente la perdita, anche minima, di sangue nelle feci che dovrebbe allarmare immediatamente il paziente; a questo si può aggiungere un senso di pienezza costante a livello addominale, dolore o no, spesso associato a un dimagrimento inspiegato e repentino. E’ raro prima dei quarant’anni e la sua incidenza maggiore è tra i 60-65 anni, con uguale distribuzione tra i sessi.
Da studi ormai confermati, è risultata associata alla comparsa di questo tumore, una dieta ricca di grassi e carboidrati, testimoniata dal fatto che in oriente, dove la dieta è più povera di grassi e molto ricca di fibre, questa malattia ha un’incidenza notevolmente inferiore. I pazienti che hanno già avuto un caso in famiglia, risultano più colpiti da questo male.
La colonscopia risulta tutt’ora l’esame di elezione per la diagnosi precoce di questo tumore e siccome con questa tecnica è possibile individuare precocemente le lesioni precancerose (polipi adenomatosi), i pazienti a rischio di sviluppare questa patologia, hanno il dovere di sottoporsi a un esame, certamente fastidioso, ma scientificamente stabilito, salvavita. Dal tumore del colon diagnosticato precocemente, si può guarire!
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