Alberto Becciu
25 ottobre 2010
Tumore mammella: ottobre di prevenzione
Il tumore della mammella è diffusissimo tra la popolazione femminile, è importante la prevenzione secondaria. Dal tumore della mammella si può guarire definitivamente

ALGHERO - Ottobre è il mese della prevenzione del tumore della mammella e approfitto per fare un po' di chiarezza su dubbi e paure delle donne. Il tumore della mammella è diffusissimo tra la popolazione femminile di tutto il mondo, ma il mio compito non è quello di fare deterrenza a riguardo, ma bensì, focalizzare l'attenzione delle donne a rischio affinché le stesse facciano esami specifici e divulghino la facilità della prevenzione secondaria a riguardo; dal tumore della mammella si può guarire definitivamente!
L'uomo e la donna, in realtà, sono stati “concepiti” per vivere il tempo necessario alla procreazione e al mantenimento in vita della propria specie; tutti i sistemi di controllo e protezione innati funzionano “perfettamente” fino all'età di 50-60 anni, poi iniziano tutta una serie di malanni e acciacchi (artrosi, calo della vista, tumori, caduta dei denti etc), appannaggio esclusivo dell'età adulta, di quegli anni che in realtà, sono stati “regalati” dal progresso e dalla scienza.
Nella grande maggioranza dei casi il tumore della mammella colpisce le donne in menopausa, quindi non più fertili, non più “utili” alla continuazione della specie; questa mia severa precisazione vuole mettere in risalto quanto l'età sia il fattore maggiormente predisponente a tale malattia e quanto sia importante, per tutte le donne che hanno raggiunto tale età, fare un esame “salva-vita” assolutamente innocuo. La presenza in famiglia di un caso di tumore della mammella, aver avuto la prima mestruazione molto presto e aver raggiunto la menopausa senza aver avuto figli, sono tutti rischi supplementari per lo sviluppo di questa malattia.
In questo articolo voglio deliberatamente omettere l'autopalpazione come metodo “efficace” di prevenzione e focalizzare l'attenzione sulla diagnostica strumentale. Prima dei 30 anni, quando lo sviluppo di malattia è minimo, è consigliata un'ecografia delle mammelle ogni 2 anni, questo perché a tale età questi organi sono ancora ricchi di grasso e la mammografia non riuscirebbe a cogliere in pieno la loro naturale conformazione. Dopo i 35 anni invece è indispensabile ricorrere alla mammografia annuale, un esame altamente sensibile e specifico, in grado di cogliere anche la minima distorsione dell'organo e inviare immediatamente la paziente dal chirurgo. Individuando il male precocemente ci si salva la vita e l'eventuale intervento chirurgico risulta minimamente invasivo.
|