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M.V. 27 ottobre 2010
Scarpa chiama Berlusconi: sblocca fondi per il porto!
Il sindaco di Porto Torres Beniamino Scarpa, scrive al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e reclama i finanziamenti stanziati e mai erogati per i cantieri nello scalo turritano
Scarpa chiama Berlusconi: sblocca fondi per il porto!

PORTO TORRES - Una lettera spedita al presidente del Consiglio per reclamare subito lo “scongelamento” dei fondi destinati al porto, più di 100 milioni di euro inseriti nell’intesa istituzionale Stato-Regione siglata lo scorso anno. Il sindaco Beniamino Scarpa scrive a Silvio Berlusconi e chiede conto dei denari stanziati per le infrastrutture portuali e mai erogati.

Il primo cittadino si aspetta dal premier delucidazioni anche in merito alle ipotesi circolate nei giorni scorsi sul taglio dei fondi previsti per l’antemurale di Levante, la diga che deve essere realizzata per garantire la sicurezza dei supertraghetti che approdano nello scalo commerciale anche quando soffiano i venti nel Golfo dell’Asinara. Secondo alcune notizie i finanziamenti per l’antemurale sarebbero destinati a ridursi da 75 a 23 milioni di euro.

«Il nostro porto si trova da tempo in uno stato di grave sofferenza – afferma Beniamino Scarpa – e non è stato posto nessun rimedio per evitare che continuasse a rimanere un’ opera incompiuta. Lo scorso anno sono state riaperte due banchine nel molo di ponente in cui attraccano i traghetti di Tirrenia e Gnv, ma senza l’antemurale di Levante non è garantito l’ accesso in sicurezza quando i venti di levante e grecale soffiano oltre i 25 nodi».

«In caso di condizioni meteo marine avverse le navi sono obbligate a fare rotta verso le banchine del porto industriale. Siamo costretti a fare i conti con un porto a metà e questo significa avere grandi difficoltà nella programmazione dei servizi e nello sviluppo dei piani che riguardano il water front, che poi si tramutano in disagi per i tanti passeggeri, circa un milione ogni anno, che sbarcano nel nostro scalo. Siamo ancora in attesa dello sblocco dei fondi Fas, denari stanziati dal governo, ma mai trasferiti a Porto Torres per la realizzazione di lavori che non possono essere più rimandati».

L’intesa Stato-Regione prevedeva il finanziamento di 30 milioni di euro per il primo lotto dell’antemurale di Levante, più circa 45 per il completamento dell’opera. Inoltre, erano previsti altri 25 milioni di euro per la viabilità portuale interna e per il raccordo tra il porto commerciale e la strada Camionale per Sassari, più altri 4 milioni circa per la costruzione della darsena pescherecci.

«E’ un colpo tremendo per Porto Torres, che senza quest’opera pubblica non può puntare sui progetti di rilancio di quella che in futuro potrebbe diventare la prima industria della città. Ho chiesto un incontro urgente al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per avere chiarezza su tutte le infrastrutture portuali previste dall’intesa Stato-Regione», conclude Scarpa.

Nella foto: il sindaco di Porto Torres, Beniamino Scarpa



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