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S.A.
7 febbraio 2011
Denominazione protetta per il carciofo sardo
Ora sono ben 7 le produzioni a marchio di origine in Sardegna: Agnello di Sardegna Igp, Pecorino Sardo Dop, Fiore Sardo Dop, Pecorino Romano Dop, Carciofo spinoso di Sardegna Dop, Zafferano di Sardegna Dop, Olio extravergine di Sardegna Dop

CAGLIARI - Con la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea, finalmente da venerdì scorso il Carciofo spinoso di Sardegna può fregiarsi del marchio Dop. Fino all’iscrizione nel Registro delle denominazioni d'origine protette, il carciofo, tra i prodotti più pregiati e apprezzati dell’agro-alimentare isolano, poteva godere della protezione transitoria che consentiva di commercializzare il prodotto come Dop ma solo sul territorio nazionale.
«Con l’ultimo passaggio della pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale europea il marchio Dop per il carciofo spinoso vale su tutti i Paesi Ue – commenta l’assessore regionale dell’Agricoltura Andrea Prato – e ora possiamo dire di aver concluso una procedura che per troppi anni era rimasta bloccata». Ora sono ben 7 le produzioni a marchio di origine (Dop e Igp) in Sardegna: Agnello di Sardegna Igp, Pecorino Sardo Dop, Fiore Sardo Dop, Pecorino Romano Dop, Carciofo spinoso di Sardegna Dop, Zafferano di Sardegna Dop, Olio extravergine di Sardegna Dop.
Nell’Isola la superficie coltivata a carciofo (tutte le varietà) è pari a circa 11mila ettari (circa 1.000 quella dedicata al carciofo Dop, con una trentina di aziende che lo coltivano). Sassari, Cagliari e Medio Campidano sono, nell’ordine, le prime tre province. Circa Da una recente indagine, è emerso inoltre che lo Spinoso sardo è la varietà preferita dagli italiani per il consumo a crudo, sia per il suo gusto che per le proprietà nutrizionali e depurative.
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