Sull´housing sociale Alghero Viva contesta il finanziamento regionale perchè non previsto nel bilancio; Pdl replica e ribadisce che le risorse annunciate dall´amministrazione comunale esistono. E intanto l´emergenza casa resta
ALGHERO - Alghero Viva bolla come meri «annunci mediatici» quelli dell'Amministrazione comunale sull'
housing sociale, definendoli «non corrispondenti alla realtà e che ingenerano aspettative di difficile realizzazione». Il movimento di centro-sinistra, dunque, non accoglie di buon grado la notizia che la
Regione finanzierà con oltre 6 milioni di euro la realizzazione di 105 case in città ad affitto calmierato (e di ulteriori 7 milioni nella fase successiva ndr); semplicemente perchè non ci crede.
«Basta leggere attentamente la delibera 25/58 del 19 maggio della giunta regionale - dice il portavoce Salvatore Scala - in cui non risultano assegnazioni finanziarie in favore di nessun comune. E' una semplice presa d’atto delle proposte progettuali presentate da 16 comuni, tra cui Alghero». «Complessivamente - prosegue - a fronte di un fabbisogno totale di circa 285 milioni di euro, la delibera prevede l’autorizzazione dell’Assessorato dei Lavori Pubblici a procedere nelle ulteriori fasi di costituzione del Fondo immobiliare regionale, cofinanziato dalla Regione Sardegna per soli 12 milioni di €uro».
«Annunci entusiastici della Giunta Tedde» da una parte, e «l’impietosa
situazione finanziaria della Regione Sardegna» dall'altra, evidenzia Alghero Viva di fronte «a nessun finanziamento in quanto non esistono poste in bilancio». Di concreto resta la progettazione di 45 alloggi popolari in località Sa Segada, Caragol e Taulera, «con un grave ritardo di dieci anni, a causa del colpevole disinteresse con cui il Comune di Alghero ha provveduto all’assegnazione dei terreni».
La replica del Popolo delle Libertà è ferma nel confermare risorse e programmi per la costruzione delle nuove abitazioni in affitto a prezzi sociali per poi essere cedute in proprietà. «Interventi - spiegano dal Pdl - da effettuare sia nel cuore della città, in via de Gasperi e via Matteotti ma anche nel territorio a Santa Maria La Palma, con una formula che consente anche una importate integrazione sociale». E che sarebbero solo «il preludio alla soluzione che il Piano Urbanistico Comunale propone proprio sul tema della casa».
Secondo il centro-destra, dunque, la solita demagogia di sinistra «che si oppone a tutto, che è contro qualunque cosa e contro qualunque forma di crescita della città e che, purtroppo, anziché proporre soluzioni». A parte le schermaglie fra politici di cui la popolazione è stanca e satura, resta soprattutto il problema della casa. Così, rispetto agli annunci e alle polemiche, i cittadini iniziano ad assumere una visione alla San Tommaso: "finchè non vedo, non credo".