Marco Vuchich
5 settembre 2011
Cemento benedetto Diocesi vs Comune
Ancora pressioni sul Consiglio Comunale in nome del cemento. L´Istituto Diocesano Sostentamento Clero pronto ad intervenire per vie legali e chiedere il risarcimento danni se l´Amministrazione non mantiene nel Puc l´originale lottizzazione (già cassata dalla Regione)

ALGHERO - Ancora pressioni in comune in nome del "Dio" cemento. Non bastano i 3,5 milioni di metri cubi richiesti dai singoli consiglieri comunali. Alla Diocesi di Alghero-Bosa non va proprio giù il mancato inserimento nel Puc della lottizzazione "Monte Agnese", o almeno così come sè l'erano prospettata i vertici dell'Istituto per il Sostentamento del Clero. La proposta urbanistica in atto, penalizzerebbe di fatto la Diocesi che, secondo il Presidente, Sac. Battista Mongili, andrebbe a quantificare una perdita economica pari a 17,5 milioni di euro. Una cifra ingente, ma assolutamente virtuale, in quanto la legge regionale n.8/2004 prima (la salvacoste per intenderci) ed il Piano Paesaggistico Regionale poi, con delibera della Giunta Regionale n 36 del 5 settembre 2006 avevano già sospeso ogni autorizzazione d'intervento sul territorio.
Se la Regione cancella la nascita del quartiere residenziale d'elite composto da villette con giardino e piscina e una serie di strutture alberghiere, al contrario nel nuovo Puc viene confermata la Lottizzazione, ma fortemente ridimensionata, con l'aggravante della cessione gratuita all'Amministrazione Comunale di circa 21 ettari di terreno da adibire a verde pubblico. «Nell'incontro tenutosi il 16 ottobre 2007, presso la casa comunale, l'Amministrazione ha più volte affermato - afferma Mongili - di voler confermare la lottizzazione, riconoscendone la legittima conformità».
Ma cosa chiede l'Istituto Diocesano? Innanzitutto di essere sentito in merito alla Commissione Urbanistica per far valere le proprie istanze, quindi, in caso non andasse a buon fine l'intervento in Commissione, un'azione legale in cui verrebbe chiesto il risarcimento del danno conseguito dal (presunto) comportamento omissivo dell'amministrazione cittadina. E a far capire quanto sia disposta a lottare la Diocesi per la prospettata cementificazione di Monte Agnese si ricorda che già nel febbraio del 2007 era stato inoltrato ricorso straordinario al Presidente della Repubblica per l'annullamento della decisione sfavorevole del Comune di Alghero in merito alla stipula della convenzione urbanistica e ricorso contro la delibera regionale relativa all'approvazione in via definitiva del PPR.
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