Red
27 marzo 2012
Il Santissima Annunziata festeggia la patrona
Un appuntamento fisso per l’intera città, quello al quale partecipata l’arcivescovo sassarese, che come ogni anno vede la partecipazione di numerosi fedeli, tanti operatori della sanità e soprattutto degenti della struttura di viale Italia

SASSARI - «La ragione del sì della Beata Vergine Maria significa che Dio non si sostituisce mai a noi e che noi non possiamo fare tutto senza Dio. Allora, con riferimento alla vita civile, credo che in una struttura ospedaliera come questa, finalizzata a sanare dalle malattie, che deve consentire la riabilitazione del paziente, il sì d Maria diventi paradigmatico per gli operatori che devono lavorare per la salute dei pazienti, perché si è qui proprio per questo».
Sono le parole di padre Paolo Atzei, arcivescovo di Sassari, che lunedì mattina ha officiato la santa messa per la celebrazione della festività dell’ospedale civile “Santissima Annunziata” di Sassari. La messa è stata animata dalla partecipazione del coro “Amici del canto sardo”, diretto dal maestro Tore Bulla. Un appuntamento fisso per l’intera città, quello al quale partecipata l’arcivescovo sassarese, che come ogni anno vede la partecipazione di numerosi fedeli, tanti operatori della sanità e soprattutto degenti della struttura di viale Italia.
Questa mattina, infatti, i volontari dell’Avo, presenti tra i banchi della cappella al settimo piano dell’ospedale sassarese, hanno accompagnato ad assistere alla santa messa alcuni dei pazienti allettati che non hanno voluto mancare all’incontro. «Il “fiat” allora vuole anche significare la necessità di avere chiarezza di obiettivi – ha ripreso padre Paolo Atzei – una struttura orientata a dare servizi alla persona, senza dimenticare che siamo creature fragili, bisognose di essere sanate e amate. Sono convinto che questa azienda sia dentro questo grande progetto».
«Auspico risposte per la sanità di Sassari – ha detto ancora l’alto prelato – e una convergenza tra le due aziende cittadine, la Asl e l’Aou», perché il loro operato non debba andare nella direzione di una sfida reciproca ma verso uno stesso fine. «Auguro la piena realizzazione dei programmi – ha concluso l’arcivescovo – e il trasferimento nei nuovi locali». Nel sottolineare l’importanza del nome dell’ospedale di Sassari, padre Paolo Atzei in chiusura ha ricordato come quello stesso nome era stato dato all’ospedale di Piazza Fiume «nel quale – ha anticipato – il 19 aprile celebrerò la santa messa per benedire la cappella». La messa si svolgerà alle ore 11.
E’ stato completato infatti il restauro della splendida cappella Ottocentesca, risalente al periodo dell’Unità d’Italia. Assieme alla cappella, sono stati completati anche l’ingresso, il salone dei benefattori. Si tratta di locali che, con gli ambienti dedicati al punto di ristoro, vengono considerati comuni, accessibili agli enti che saranno sistemati nella struttura, cioè Asl di Sassari, Biblioteca universitaria e Archivio di Stato. La cappella è probabile che venga aperta al culto e, in date e orari prestabiliti, anche alle visite.
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