Maria Riu
29 maggio 2012
L'opinione di Maria Riu
Il disgusto non basta, mi candido
Sento molto parlare di cambiamento. È il termine più utilizzato negli slogan di questa campagna elettorale, un termine che in bocca a chi fino ad oggi ha amministrato Alghero perde di significato, suona come una presa in giro. Se in questi anni qualcosa è cambiato in meglio il cambiamento ha riguardato pochi privilegiati. Per la gente comune come me la situazione è rimasta immobile. I problemi non sono stati risolti ed anzi alcuni si sono aggravati. Negli ultimi anni Alghero si è spenta. Vive nel ricordo di ciò che è stata e nella speranza di un reale cambiamento che sfrutti al meglio tutte le sue potenzialità a livello culturale, patrimoniale, turistico, artigianale, naturalistico e anche di risorse umane.
I nostri avversari non sono riusciti nell'impresa di trasformare le potenzialità in fatti positivi ed oggi non possono pensare di essere credibili invocando il cambiamento e prendendo le distanze da se stessi. Di cambiamento possono legittimamente parlare le donne e i giovani le cui energie sono state mortificate da una politica notabilare e clientelare. È ora di dire basta e di riprenderci la città.
Milito in un partito politico da diversi anni e ho sempre partecipato alla vita politica senza esserne protagonista visibile. In questo periodo di disgusto e di disaffezione alla politica ho deciso di candidarmi perché credo che indignarsi di fronte ad una politica locale che ha mortificato la città non basti. Nel mio slogan c'è la sintesi del perché del mio impegno “dobbiamo essere il cambiamento che vogliamo vedere”. Vorrei cambiare la mia città agendo, offrendo la mia determinazione di lavoratrice, la mia tenacia e la fermezza di donna sarda, la mia costanza e coerenza nell'impegno politico e sociale.
*candidata alla carica di consigliere comunale in AlgueRosa
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