ALGHERO – Mirko Calisai si laurea campione del mondo di sollevamento pesi, categoria – 60. L’atleta algherese tesserato con la Sardegna Powerlifting ha sbaragliato la concorrenza agguerrita degli atleti provenienti da Moldavia e Francia. La finale mondiale si è svolta la scorsa settimana ad Autun, vicino Lione, in Francia.

«E’ stata un emozione unica vincere il mondiale – ha detto Calisai – dopo la terza alzata non ci credevo neanche io. Tutti mi sono saltati addosso ed è iniziata la festa. Una vittoria sofferta non tanto per la gara in se', ma per il trattamento riservato agli atleti italiani da parte dell’organizzazione. Questo mi ha caricato ancora di più. Ero in trance agonistica, mi sentivo imbattibile. Mi sono concentrato e sapevo che non potevo sbagliare, anche il minimo errore sarebbe potuto costare caro». Per Mirko Calisai la vittoria vale doppio viste le tante difficoltà per poter gareggiare per il titolo mondiale: allenamenti durissimi in palestra, tutto programmato con precisione maniacale.

E questa è la ricetta del successo. «Per arrivare a questi livelli - spiega - non bisogna lasciare nulla al caso, devi curare tutto nei minimi particolari, dagli allenamenti all’alimentazione. Mi allenano 5 volte alla settimana per un paio di ore ciascuno, poi seguo un alimentazione equilibrata senza vizi. Nel periodo della preparazione non bevo bibite gassate, super alcolici, niente grassi. Questo è un tipo di sport dove non puoi mai staccare. Per esempio, se sto una settimana fermo, ne risento tantissimo».

Per Mirko Calisai è il primo titolo mondiale dopo le tre medaglie di bronzo conquistate lo scorso anno. Per lui anche quattro titoli di campione d’Europa conquistati negli ultimi anni. Intanto il powerlifter algherese ha annunciato che dalla prossima gara passerà dalla categoria -60 alla -67,5 «con la consapevolezza – ha detto Calisai – che ritornare a vincere sarà dura». Infine una speranza per Mirko Calisai, «spero che questi miei risultati contribuiscano a far avvicinare sempre più persone a questa disciplina sportiva. Siano essi atleti o semplici spettatori, ma anche sponsor privati e istituzionali».