ALGHERO - La soppressione dell'ufficio turistico dell'Aeroporto di Alghero è diventata in pochi giorni la questione su cui dibatte la politica in ambito locale, regionale e ora provinciale. Dopo il sindaco Lubrano - sostenuto dal direttore dello scalo Mario Peralda - e il consigliere regionale, Tore Amadu, è il presidente del Sistema Turistico Locale, Enrico Daga, ad avanzare alcune «questioni di merito» e rilanciare un progetto in grado di dare vita .

Lo fa anche come assessore al Bilancio e Programmazione della Provincia di Sassari, «la quale - precisa Daga - è stata oggetto di un progetto di riforma da parte del Governo Monti». Con un conseguente ridimensionamento delle competenze, tra cui il turismo. Daga nella sua doppia veste istituzionale e conscio della rivoluzione in atto, appoggia il primo cittadino algherese sulla necessità di salvare l'ufficio (e gli attuali posti di lavoro) «con progetto di rilancio dello stesso». «Più moderno, efficiente ed efficace» in linea con la visione del management Sogeaal, società che gestisce lo scalo.

«Il punto cruciale è la dotazione finanziaria» che troverebbe una soluzione nel trasferimento della sede operativa dell'Stl in aeroporto. Il risultato di «una strada istituzionale» battuta dai diversi attori e membri del Cda: Sogeaal, assessorato regionale al Turismo e Camera di Commercio. La nuova struttura nel progetto è «un’isola posizionata di fronte agli arrivi, con tecnologia web based e social oriented». Con un un ruolo polifunzionale - illustra il presidente Daga: informazione, accoglienza, booking centre, corner promozionale, osservatorio turistico.

L'ultimo auspicio di Daga è rivolto al sindaco Lubrano «ci auguriamo che sarà concretamente al nostro fianco, anche attraverso il rafforzamento della rete tra istituzioni ed enti (anche con il ruolo attivo della fondazione Meta), con tutte le azioni che si renderanno necessarie per dare rilancio ad un progetto ed un settore che, anche alla luce della tremenda congiuntura che affligge il popolo sardo, i lavoratori sardi, rappresenta il vero volano di sviluppo sul quale non sono consentiti balletti e teatrini della politica».

Nella foto: Enrico Daga