A.B.
28 marzo 2013
Itinerari religiosi: cultura dello Spirito
Presentati mercoledì dalla Regione i primi due percorsi religiosi selezionati per far parte dei programmi di promozione 2013 dell’Opera romana nell’Anno della Fede

CAGLIARI - Gli “Itinerari dello Spirito” della Sardegna entrano per la prima volta nei circuiti internazionali del turismo religioso. La Regione Autonoma della Sardegna ha presentato mercoledì i primi due percorsi religiosi (“Arte romanica, natura e spiritualità” e “Miniere, nuraghi e spiritualità”), selezionati per far parte dei programmi di promozione 2013 dell’Opera romana pellegrinaggi, in un anno speciale, l’Anno della Fede.
Si tratta di un passo decisivo nel progetto di promozione “Cultura religiosa e turismo”, attivato dall’Assessorato regionale del Turismo e dall’Agenzia Sardegna Promozione per generare un’offerta strutturata, basata su eventi e manifestazioni a forte connotazione spirituale e identitaria. «La Sardegna – ha affermato il presidente della Regione Ugo Cappellacci nel corso della conferenza di presentazione – custodisce un inestimabile patrimonio spirituale, materiale, composto da monumenti e siti ad alta valenza religiosa e da una miriade di testimonianze lasciate da santi e loro devoti sul territorio, e immateriale, ossia il sentimento di devozione della sua popolazione. Siamo partiti dalle rilevanti potenzialità che questo patrimonio offre, per creare una rete integrata, aperta a tutti i centri “vocati”, dei nostri itinerari dello spirito e cammini religiosi, che conseguano la validazione della Chiesa sarda, e, grazie alla partnership con l’Opera romana e all’attività delle amministrazioni locali coordinata dalla Regione, si diffondano a livello internazionale. Una filiera del turismo religioso capace di generare nuovi flussi nell’Isola, nel pieno rispetto della spiritualità».
Alla conferenza ha partecipato l’arcivescovo di Cagliari monsignor Arrigo Miglio, che ha condiviso il progetto regionale, ribadito la collaborazione delle Autorità ecclesiastiche e si è soffermato «sulle molteplici dimensioni, culturale, religiosa, sociale, turistica e, più in generale, economica dell’iniziativa - e - sugli intrecci virtuosi che essa può generare».
Nella foto: Il presidente della Regione Sardegna Ugo Cappellacci
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