Pierpaola Pisanu
21 ottobre 2005
Caso Giordo: promesse disattese Per i commercianti non resta che intentare causa di risarcimento danni
I commercianti del centro urbano vogliono sapere per quale motivo il cantiere di via Cagliari è ancora bloccato dopo le rassicurazioni di diversi mesi fa su un’imminente soluzione

ALGHERO - Chiedono ufficialmente chiarimenti sull’ennesima promessa disattesa. I commercianti del centro urbano vogliono sapere per quale motivo il cantiere di via Cagliari è ancora bloccato dopo le rassicurazioni di diversi mesi fa su un’imminente soluzione. Il presidente di Confcommercio ricorda le parole pronunciate dal sindaco: «Gli uffici tecnici stanno lavorando giorno e notte per riavviare l’intervento edilizio», aveva detto Marco Tedde. «Ma a distanza di mesi qui ancora tutto tace – protesta Massimo Cadeddu – è passata l’estate. Le festività di Natale sono alle porte. E il cantiere è ancora fermo. Nessuno ci fa sapere niente. Ciò che sappiamo lo apprendiamo per vie traverse – prosegue Cadeddu - chiediamo ufficialmente e pubblicamente spiegazioni ma che siano definitive». Il comparto non ha intenzione di aspettare ancora in silenzio e pazientemente come ha fatto finora. «Non resta che intentare una causa contro l’amministrazione comunale per un risarcimento danni», dice il presidente di Confcommercio Alghero. I venditori lamentano un calo nel fatturato del 40 percento ma che supera il 50 percento all’interno del Mercato Civico. Un po’ di respiro alle attività della zona era arrivato con il ripristino di alcuni parcheggi dopo l’arretramento delle palizzate del cantiere. Concessione che secondo Cadeddu non è un favore che l’amministrazione ha fatto ai commercianti ma è solo il 10 percento di quanto avrebbe dovuto fare. Senza entrare nel merito dell’inchiesta giudiziaria che ha investito il cantiere per la Nuova Piazza dei Mercati il presidente di Confcommercio ricorda che l’intervento di riqualificazione dell’area ex Giordo doveva già essere concluso e consegnato da tempo. «Ciò che ci spaventa è l’idea che quest’opera diventi un’incompiuta tipica della vita politica di questa città», conclude amareggiato Massimo Cadeddu.
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