Ad Alghero la rappresentazione dell’Associazione La Sorgente di Sassari che metterà in scena per il sesto anno consecutivo il presepe vivente, dall’annuncio a Maria fino alla nascita del Bambino
ALGHERO - E’ Natale e con esso arriva il presepe vivente che gli amici dell’Associazione La Sorgente di Sassari metteranno in scena per il sesto anno consecutivo. L’edizione di questo anno sarà rappresentata ad Alghero il 4 gennaio 2014, alle ore 17.30, nella antica chiesa e nell’adiacente chiostro di San Francesco, luogo di culto di suggestiva bellezza. Le scene proposte saranno sceneggiate a partire dall’annuncio a Maria, continueranno con il sogno di Giuseppe, col matrimonio tra Maria e Giuseppe, con l’editto di Cesare Augusto e il censimento di tutto l’impero romano.
Si proseguirà poi, in un susseguirsi di emozioni, fino ad arrivare alla nascita del Bambino, all’esultanza degli angeli, all’adorazione dei pastori e dei tre Magi. Le scene saranno intervallate dai canti natalizi in lingua algherese che saranno eseguiti dalla Coral Alguer Terra Mia. Lo stupore che ha sempre generato e continuerà a generare nel tempo il presepe è cosa risaputa, grandi e piccini sono attratti dal presepe: il fascino che suscita lo rende sempre nuovo ed emozionante, proprio come sempre nuovo é l’annuncio di speranza che esso rappresenta.
Nel caso di questa rappresentazione però c’è un valore aggiunto che è prerogativa dei suoi protagonisti: i disabili e i volontari dell’associazione La Sorgente, sono questi “artisti particolari” che rendono questa raffigurazione più ricca e gioiosa per la tenerezza e allo stesso tempo per l’impegno che pongono. Svariati sono i modi di fare integrazione sociale, ma questa del presepe vivente è una delle più belle e anche impegnative. Si vuole con esso inviare un Messaggio d’Amore.
Un messaggio di pace, di solidarietà e serena condivisione, in un momento di grande difficoltà sia morale che economico, ma soprattutto di grande confusione di valori, con l’augurio che l’evento del Santo Natale porti ad ognuno quella ripresa personale e quel riscatto da tempo auspicato. L’esempio dalle persone meno fortunate che pur affrontando la vita nel disagio sono, nonostante tutto, portatori di gioia e serenità, é un forte richiamo a non perdere mai la speranza, illuminati da quella luce straordinaria di salvezza che giunge dal più grande evento che la storia abbia mai conosciuto.