Red
12 luglio 2014
Alghero sfida il suo passato Puc in viaggio da vent´anni
La Riviera del Corallo è ferma al vecchio Piano regolatore generale del 1984. Crescono le aspettative di un´intera città che ha da poche settimane eletto il nuovo consiglio comunale

ALGHERO - Dopo quattro anni di letargo, corrispondenti all'incirca ai due commissariamenti regionali e alla breve esperienza Lubrano, la Riviera del Corallo si prepara a rivivere una nuova stagione urbanistica. Il 18 luglio, infatti, sarà siglato ad Alghero il protocollo d'intesa con l'assessorato regionale per avviare - da subito - l'adeguamento degli strumenti urbanistici comunali al Ppr con l'appoggio e la consulenza stretta dell'area tecnico-amministrativa cagliaritana. Un atto fortemente voluto dallo stesso sindaco Mario Bruno che in campagna elettorale ha sempre inserito tra le priorità l'approvazione del tanto decantato Puc. Piano a cui hanno lavorato nel tempo numerosi professionisti e professori; un poderoso lavoro di studio e progettazione praticamente chiuso negli anni per ben due volte, ma mai licenziato dall'aula di via Columbano.
Basti pensare che nel 2015 cadrà il ventennale dell'affidamento del primo incarico al progettista, l'architetto Emilio Zoagli, dall'allora sindaco Carlo Sechi. Da quel lontano 1995 probabilmente si potrebbe scrivere un libro, composto di capitoli certamente avvincenti, tante furono le pressioni e i repentini cambi di umore politico. Un libro che attende da troppo tempo la firma finale. E in questo caso si tratterebbe di un risultato epocale, uno dei pochi in grado di indirizzare e programmare lo sviluppo economico dell'intero territorio.
La storia. Una prima proposta progettuale fu portata in Consiglio Comunale nel 1998 proprio dall'ex sindaco Sechi ma non concluse l’iter di approvazione. Erano gli anni più prolifici, con l'equipe che aveva creato l'ufficio di piano realmente aperto alla città al Pou Salit, nel cuore pulsante del centro storico. Messo in un cassetto da Tonino Baldino (in una recente intervista l'ex sindaco ha dichiarato che nel suo programma elettorale non vi era l'approvazione del Puc), il Piano Urbanistico Comunale è diventato negli anni la maggiore incompiuta della decennale amministrazione di Marco Tedde, nonostante l'ultimo tentativo di approdo in aula (memorabili le centinaia di emendamenti portati in consiglio dalla stessa maggioranza). Così non può che stupire (in positivo) l'energia con cui il neo sindaco Bruno - a soli trenta giorni dall'insediamento - abbia voluto prendere in mano il fardello. Un iter cadenzato e dettagliato quello ipotizzato anche con Cagliari, che lo vedrà - in tempi strettissimi - rimettere in piedi un ufficio di piano all'altezza del compito, riprendere i rapporti col progettista con l'obbiettivo, mai nascosto in queste settimane, di trovare punti d'incontro con lo stesso Dipartimento di Architettura.
|