Ugo Cappellacci
18 novembre 2014
L'opinione di Ugo Cappellacci
Alluvione, rottamiamo lo scaricabarile
Renzi, come il suo predecessore Letta, non mantiene gli impegni promessi all’indomani dell’alluvione del 2013 e più volte ribaditi durante le passerelle dei ministri e dei sottosegretari. La ricognizione compiuta dal commissario straordinario si è conclusa con una stima di un fabbisogno di oltre 650 milioni di euro. Mentre la Regione si è attivata subito stanziando 24 milioni prima, poi altri 56 dei Lavori Pubblici ed ulteriori 60 con l’ultima Finanziaria approvata nella scorsa Legislatura, quelle del Governo sono rimaste quasi totalmente parole.
Nei 12 mesi trascorsi dai tragici eventi del 2013, Renzi ha governato per nove mesi. Per questo non può pensare di liberarsi con il solito metodo collaudato di dare la colpa a Regioni ed enti locali. Venti anni fa gli attuali amministratori non c’erano, ma forse c’era già qualche burocrate romano e forse sono le stesse persone che con il perverso meccanismo del patto di stabilità bloccano perfino le risorse già stanziate. E’ un meccanismo demenziale: coloro i quali non stanziano le risorse o le bloccano poi quando succede qualcosa puntano il dito verso chi ha chiesto invano di poterle utilizzare.
Nel frattempo, però, il Governo trova i soldi per Roma Capitale e per l’Expò milanese: solo nella legge di stabilità hanno stanziato altri 150 milioni, che vanno ad aggiungersi alle palata di denaro già versate in precedenza. Su questi aspetti, visto che le cifre diffuse dalla Giunta non sono tanto diverse da quelle che abbiamo denunciato, la politica sarda dovrebbe essere unita e andare oltre gli schieramenti e le fazioni perché la controparte infatti è a Roma. Per questo chiediamo alla Giunta regionale di ribellarci insieme contro un Governo avaro con la Sardegna perfino nel momento del bisogno estremo. Rottamiamo una volta per tutte il sistema dello scaricabarile.
*Presidente della Regione uscente e consigliere regionale di Forza Italia
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