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M.L.P.C.
28 novembre 2014
Bambini problematici: allerta in scuole cagliaritane
Giorni di tensione in diverse scuole cagliaritane: due episodi di bambini problematici scuotono il solito tram tram quotidiano di genitori, insegnanti e alunni

CAGLIARI – Giorni di tensione in diverse scuole cagliaritane: due episodi di bambini problematici scuotono il solito tram tram quotidiano di genitori, insegnanti e alunni. Il primo episodio riguarda un bambino di 10 anni, frequentante la quinta elementare, che nei giorni scorsi è stato additato dai genitori dei bambini suoi compagni come un pericolo. Addirittura nella giornata di martedì scorso è stato lasciato solo in classe perché l’unico presente: nessuno dei suoi compagni di classe era stato mandato a scuola. Pare che il bambino, a detta dei genitori degli altri alunni, lanci le sedie per aria, picchi i compagni più piccoli e li minacci. Ora il piccolo è da due giorni a casa: da un lato ci sono i genitori degli altri alunni che hanno paura per l’incolumità dei propri figli, dall’altra un bambino con molti problemi familiari alle spalle, seguito dagli assistenti sociali, che deve comunque frequentare la scuola e che sicuramente si rende conto della situazione e, nonostante l’atteggiamento da furbetto, ne soffre.
I genitori vorrebbero anche portarlo in un altro istituto ma nel quartiere nessuno l’ha accettato e più lontano la famiglia ha difficoltà ad accompagnarlo. Per ora il bambino resta a casa da solo, in attesa che da qualche parte, dirigente scolastico o servizi sociali, arrivi per lui una soluzione. L’altro episodio riguarda un bimbo ancora più piccolo: cinque anni appena, nato quindi nel 2009, e qualche giorno fa avrebbe, con un pugno, fatto talmente male ad una maestra tanto che la docente non sarebbe ancora rientrata in classe. Anche qui stessa storia: i genitori dei compagni chiedono l’intervento del preside perché sostengono che gli episodi di violenza siano ormai all’ordine del giorno.
La piccola furia, a detta loro, evidentemente riesce a tener testa alle maestre e avrebbe bisogno di un supporto in più per non danneggiare i compagnetti. Gli stessi genitori che si riuniranno questa sera con docenti e dirigente scolastico per discutere del problema vogliono vederci chiaro: di qualunque natura sia il problema del bimbo che venga però presto trovata una soluzione che vada bene e tuteli tutti.
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