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Mariangela Pala 23 settembre 2015
Porto Torres: «famiglie prese di mira da Abbanoa»
L´associazione Civiltà è Progresso denuncia l´atteggiamento di Abbanoa, che, con la vicenda dell´asilo Sabin procede indisturbata a slacci che srappresentano un’offesa alla dignità delle persone
Porto Torres: «famiglie prese di mira da Abbanoa»

PORTO TORRES - Si è conclusa l’emergenza idrica che ha costretto l’asilo nido Sabin a sospendere il servizio nelle giornata di ieri, martedì 22 settembre. L’amara scoperta lunedì 21 settembre, quando la struttura si è vista costretta ad anticipare la chiusura alle ore 14 per interruzione del servizio idrico da parte di Abbanoa. «Un lunedì nero per diverse famiglie di Porto Torres, prese di mira dalla irremovibilità di Abbanoa, - denuncia Civiltà è Progresso - che nonostante gli impegni assunti col sindaco lo scorso luglio, procede indisturbata a slacci che sono un’offesa alla dignità delle persone.» Abbanoa aveva interrotto il servizio per morosita'.

Ieri l’accordo sul piano di rientro tra la societa', il Comune e la cooperativa che gestisce la struttura, che prevede il pagamento immediato del 40% del debito, che dal 2005 aveva raggiunto i 20mila euro, con 17 bollette mai pagate. Inoltre Abbanoa aveva riscontrato che da tre anni nessuno le aveva comunicato il cambio di gestione dell'asilo nido: l'utenza risultava ancora intestata alla vecchia cooperativa che aveva la responsabilità dell'asilo fino al 2012. Prima dell'interruzione della fornitura Abbanoa aveva sistematicamente sollecitato il pagamento sino all'invio dell'avviso di slaccio a chi risultava ancora titolare dell'utenza. L’interruzione del servizio è però avvenuto nei confronti della nuova cooperativa igrara della situazione.

«Sebbene l’acqua non sia potabile e nonostante si tratti di morosità incolpevole e a volte dovuta alla totale indigenza degli utenti, Abbanoa continua, indisturbata a colpire, e questa volta a farne le spese è stato un servizio essenziale per molte famiglie che hanno bambini al di sotto dei tre anni, ospiti dell’asilo nido comunale “Albert Sabin”» , dichiara la presidente di Civiltà è Progresso, Alba Rosa Galleri. Secondo l’Associazione, «Abbanoa non guarda in faccia nessuno e non si cura minimamente se il suo comportamento “criminale” danneggi le persone più indifese, i vecchi, gli ammalati, gli indigenti, ed ora i bambini per i quali le famiglie sono costrette, all’ultimo momento, a trovare una sistemazione o, nella peggiore delle ipotesi, a rinunciare al lavoro per accudirli.»

Una battaglia quella condotta da Civiltà è Progresso per contrastare i soprusi di Abbanoa, condannando severamente la gestione disumana di un bene primario. «Denunciamo con fermezza l’atteggiamento irridente verso gli utenti attraverso una campagna pubblicitaria – aggiunge la presidente Galleri - pagata con denaro che potrebbe essere usato per distribuire acqua potabile in quei centri, come Porto Torres, nei quali vige il divieto dell’uso di acqua di rete per tutti gli scopi alimentari, perché inquinata da metalli pesanti».

Ma le critiche non si soffermano solo al gestore idrico riferendosi all’immobilismo delle istituzioni incapaci di imporre una politica a tutela del cittadino. Civiltà è Progresso infatti, contestualmente, lamenta la scarsa incisività dimostrata da un’amministrazione che non riesce a farsi rispettare. «Altri sindaci del territorio hanno sottoscritto protocolli d’intesa attraverso i quali si sono sospesi gli slacci, oppure è stato garantita l’erogazione del minimo vitale a cui ogni individuo ha diritto, principio, questo, sancito anche recentemente da un pronunciamento dell’Unione Europea.» afferma l’associazione. Nei prossimi giorni Civiltà è Progresso indirà un’assemblea cittadina per illustrare le azioni che sta portando avanti e per formalizzare la “class action” che è stata sottoscritta da numerosi cittadini.



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