A.B.
31 marzo 2016
Doppio appuntamento alla Koinè di Sassari
Sabato, spazio allo scrittore Mario Borghi con Le cose dell´orologio, mentre lunedì, toccherà ad Adriano Prosperi, con Delitto e Perdono

SASSARI – Doppio appuntamento letterario alla libreria Koinè, in Via Roma 137, a Sassari. Si inizia sabato 2 aprile, alle ore 18, con lo scrittore Mario Borghi, che presenta la sua opera narrativa “Le cose dell'orologio”. L'incontro è moderato da Lalla Careddu. Lunedì 4, alla stessa ora, il professore Adriano Prosperi presenterà il saggio “Delitto e Perdono” (edizioni Einaudi), con l'introduzione affidata ad Antonello Mattone.
Le cose dell'orologio. Una governante, un capostazione, la battagliera signorina Piccionetti, innamorata segretamente del maresciallo dei Carabinieri, un meccanico disonesto ed altri personaggi (e circostanze) all’apparenza stravaganti: ecco chi e cosa ruota attorno alla confessione, forse inverosimile, forse no, di chi ha deciso di rubare l’orologio di una stazioncina ferroviaria, senza però aver tenuto conto del proprio passato. Tutta gente che mette in atto le proprie aspirazioni a prescindere dalle conseguenze; persone che non riescono a resistere alle proprie manie. Una storia grottesca, con un pizzico di filosofia spicciola, dalle tante verità.
Delitto e Perdono. Durante i secoli di un “lungo Medioevo”, nelle città europee si venne progressivamente elaborando e strutturando un grande spettacolo: quello della morte per via di giustizia. Come ogni dramma teatrale, ciò che manteneva alta la tensione degli spettatori era l'incertezza dell'esito. Erano in gioco due vite, quella del corpo e quella dell'anima e tutte e due rimanevano in pericolo fino alla fine: una fine che si prolungava oltre l'esecuzione, quando il corpo rimaneva esposto alla folla, talvolta squartato e infilzato sulle picche talvolta pendente dalla forca, talvolta ancora «sparato» dai chirurghi nel rito della “notomia” pubblica. La sorte del corpo e quella dell'anima entrarono a far parte dei dialoghi che si svolsero tra il condannato e la folla per incanalarsi poi all'interno del confronto tra il condannato e gli esperti nell'arte del conforto, i membri di confraternite che si specializzarono in questa funzione e che, fiorite inizialmente nell'Italia centrosettentrionale fra Trecento e Quattrocento, si diffusero in seguito in tutta Europa.
|