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Red
11 novembre 2016
Il de profundis dell´aeroporto
«Oggi per il nord-ovest della Sardegna è un giorno veramente triste. Dopo quasi vent´anni, per tutto il lungo inverno, non avremo un collegamento aereo diretto con l´Europa; qualcuno ha deciso di punirci con l´isolamento forzato, come se noi un´isola già non lo fossimo», dichiarano i consiglieri comunali Emiliano Piras e Maria Grazia Salaris

ALGHERO - «Oggi per il nord-ovest della Sardegna è un giorno veramente triste. Dopo quasi vent'anni, per tutto il lungo inverno, non avremo un collegamento aereo diretto con l'Europa; qualcuno ha deciso di punirci con l'isolamento forzato, come se noi un'isola già non lo fossimo». Inizia così l'intervento dei consiglieri comunali del Ncd Emiliano Piras e Maria Grazia Salaris, che analizzano l'attuale situazione dell'aeroporto di Alghero.
«Tutto nel nome di un disegno, quello della privatizzazione “al buio”, con un bando evidentemente “fatto con i piedi” da questi amministratori regionali; tant'è che finora non sono arrivate offerte, e il 28 novembre scade la dodicesima proroga della gara», ricordano Piras e Salaris, sottolineando come, dalla prima asta andata deserta ad oggi, «solo una marea di mancate promesse, come dimenticare il “fantomatico” progetto di destagionalizzazione mai partito, e prese per i fondelli, la “balla” del pronunciamento dell' Unione Europea su tutte, del duo Pigliaru-Deiana, con il colpevole silenzio dei consiglieri regionali di Maggioranza del Sassarese, e l'iniziale posizione troppo morbida dei due principali sindaci della rete metropolitana Bruno e Sanna; insomma un pasticciaccio tutto interno alla “filiera” del Pd».
I consiglieri comunali del Ncd parlano quindi di una stagione estiva «con quasi il 20percento in meno di arrivi nello scalo di Alghero, con evidenti ripercussioni sull'economia del territorio, e da oggi, come se non bastasse, la mortificazione totale di quel “ponte” che fino ad oggi ci aveva anche permesso di crescere culturalmente e socialmente, soprattutto nel periodo dove non ci conforta la presenza del sole. Sarebbe bello capire chi pagherà i danni di tutto ciò... Va beh, la risposta è scontata: ovviamente noi!», concludono Emiliano Piras e Maria Grazia Salaris.
Nella foto: Emiliano Piras e Maria Grazia Salaris
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