M.V.
6 giugno 2017
M5S: regole disattese a Palazzo Ducale
Il Movimento Cinque Stelle chiede il rispetto delle regole e vuole discutere dei problemi che affliggono la città di Sassari: Desirè Manca afferra il toro per le corna e porta all’attenzione pubblica una doppia problematica sul malfunzionamento della macchina amministrativa

SASSARI - «Regolamenti che regolarmente non vengono rispettati, vedi termini di convocazione delle Commissioni consiliari, e scarsa considerazione dedicata alla discussione di temi di assoluta importanza, come l’imprescindibile bonifica di Calancoi: il Movimento Cinque Stelle chiede il rispetto delle regole e vuole discutere dei problemi che affliggono la città di Sassari e i suoi cittadini, ma l’Amministrazione, distratta e colpevolmente immobile, non risponde. A pagare, chiaramente e ancora una volta, sono i cittadini».
Desirè Manca (nella foto), portavoce in Consiglio comunale di Sassari del Movimento Cinque Stelle afferra il toro per le corna e porta all’attenzione pubblica una doppia problematica, collegata in primis al malfunzionamento della macchina amministrativa - vedi termini convocazione Commissione - che provoca rallentamenti nella discussione di punti all’ordine del giorno di grande interesse per la comunità e collegati alla sfera dell’ambiente e dell’inquinamento, voci che condizionano inesorabilmente la qualità di vita della popolazione di Sassari.
«I componenti di una Commissione hanno il diritto di chiedere la convocazione della Commissione di cui fanno parte, convocazione che deve essere disposta dal presidente della stessa a tre giorni dallo richiesta effettuata - spiega Manca -. Circa un mese fa ho richiesto al presidente della VI Commissione, quella dedicata all’Ambiente, una convocazione utile al discutere la vertenze della discarica di Calancoi, tema salito per l’ennesima volta alla ribalta delle cronache, nodo da sciogliere al più presto per il bene della città, dei cittadini e della comunità».
Come detto la richiesta è stata inoltrata nei modi e nei tempi debiti ma i tempi di convocazione si sono allungati a dismisura rispetto ai tre giorni previsti da regolamenti: «Questa è l’ennesima dimostrazione che a palazzo Ducale le regole non valgono, a discapito dell’azione amministrativa e della gene che si aspetta che gli amministratori siano i primi a rispettare le norme. Questo accade troppe volte, diventa prassi e non è assolutamente accettabile. Accesso agli atti, discussione argomenti all’ordine del giorno: modalità e scadenze stabilite ma mai rispettate. Il tutto si aggrava se pensiamo che alcuni argomenti, vedi Calancoi, dovrebbero essere priorità in cima all’agenda dell’Amministrazione, e invece..».
|