Il presidente del Consiglio regionale della Sardegna Gianfranco Ganau ed il sindaco Nicola Sanna ritengono inaccettabile quanto accaduto in città, al termine del rito funebre celebrato nella chiesa di San Giuseppe
SASSARI - «Quanto è accaduto a Sassari è inaccettabile e non possiamo rimanere indifferenti, né come rappresentanti delle istituzioni, né come semplici cittadini». Il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau interviene in merito a quanto è accaduto a Sassari sabato, al termine dei funerali di Giampiero Todini, celebrati nella chiesa di San Giuseppe
[LEGGI]. «Un atto gravissimo, evidente apologia del Fascismo, che non può essere tollerato. Sono indignato e preoccupato – aggiunge il presidente – e spero un pronto intervento da parte delle autorità competenti in grado di identificare i responsabili.
Il Fascismo è stato un periodo tristissimo della nostra storia dove le libertà più elementari erano vietate. È stato sconfitto definitivamente dalla lotta della Resistenza che ha consegnato l'Italia ai valori democratici di cui andiamo fieri e di cui non possiamo che esserne orgogliosi. Purtroppo – conclude Ganau - il clima che stiamo vivendo di grave intolleranza facilita questi rigurgiti. Un atto del genere non può passare sotto silenzio, è un reato contro la nostra Costituzione e non può che essere ignorato».
«Voglio esprimere la più netta condanna per quanto accaduto ieri pomeriggio nel sagrato della chiesa di San Giuseppe. Un'esibizione non solo disdicevole e perfino buffonesca, ma anche profondamente irrispettosa nei confronti del luogo sacro, della famiglia del defunto e dell'intera cittadinanza». Così il sindaco di Sassari, che prosegue: «Le dichiarate simpatie politiche del professor Todini, nominato anche cavaliere al merito della Repubblica e commendatore, non credo che possano giustificare lo spettacolo, pubblico, che è andato in scena ieri nel centro della nostra città. Una città che ha approvato un ordine del giorno sulla tutela e promozione dei valori della resistenza antifascista e dei principi della costituzione repubblicana».
Con il documento, promosso dall'Anpi e votato all'unanimità nel novembre 2017, il Comune ha voluto manifestare il suo impegno a escludere qualunque tipo di presenza o manifestazione sul territorio di Sassari di soggetti che si ispirano al fascismo e a garantire il rispetto della legalità, promuovendo direttamente azioni legali in caso di violazione delle leggi o di violazione dei divieti espressi dal Comune. «Nessun episodio che s'ispiri al Fascismo deve essere sottovalutato. In questo momento di crescente diffusione, a livello nazionale e internazionale, di ideologie nazionaliste, neofasciste e xenofobe, è necessario che le istituzioni prendano nette posizioni di condanna – ha concluso il primo cittadino - A Sassari non c'è spazio per revival di squadrismo e rigurgiti antidemocratici».
Nella foto: il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau