La destra ad Alghero conferma i 10mila voti del 2014 ed elegge un solo onorevole. Niente da fare, non c´è scranno per l´uscente di Alghero. Pressing su Forza Italia perché gli riservi la poltrona dell´assessorato al Turismo. Psd'Az e Laga però storcono già il naso: tutto legato agli equilibri in chiave Comunali
ALGHERO - La "Grand coalition" di destra conferma il risultato del 2014, quando le liste a favore di Cappellacci chiusero al 52%. Nessuna sostanziale novità ed oggi la storia si ripete quasi immutata col 53% dei consensi di coalizione per Solinas e un solo candidato eletto. E' Marco Tedde, nel territorio di Alghero, il "grande" escluso delle elezioni regionali per la ventiseiesima consiliatura sarda (niente spazio neppure per l'altro uscente, Raimondo Cacciotto [
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Non scatta il secondo scranno nella circoscrizione di Sassari per l'uscente di Forza Italia, battuto in casa da Antonello Peru, il più votato dell'Isola (nel 2014 era stato il sassarese Ganau). Tedde risulta il più votato ad Alghero città, ma il suo consenso è quasi dimezzato rispetto alle elezioni del 2014, complice la candidatura di Pais (unico consigliere eletto nel territorio) e il simbolo di Berlusconi ormai con poco appeal (circa 60mila i voti persi in Sardegna in poco meno di un anno rispetto anche alle politiche).
Quasi una beffa. Nonostante si confermi la forza numerica, la coalizione non va all'incasso a livello locale, con un risultato decisamente deludente in termini di ricadute. Oltre a Tedde, infatti, non primeggia nessuno dei numerosi candidati di bandiera nel Centrodestra, che deve accontentarsi dell'elezione del solo Michele Pais, da oggi il vero snodo da cui passeranno le decisioni più importanti in termini politici ed elettorali. Per l'ex forzista una rivincita da sogno nei confronti proprio di Tedde e del gruppo berlusconiano algherese che nelle ultime settimane ha perso anche il secondo consigliere comunale, Maurizio Pirisi.
Non va meglio a livello locale nemmeno al Psd'Az nonostante il gran risultato regionale: ad Alghero incassa, infatti, la sconfitta del candidato di riferimento, il sassarese Antonio Moro, sostenuto da tutto il partito. I due alleati locali così, mai tanto distanti quanto oggi, si ritrovano già a fronteggiare la prima grana: da fonti interne a Forza Italia inizia il pressing perché il neo presidente riservi la poltrona dell'assessorato al Turismo proprio a Marco Tedde. Preparato, esperto e scafato, l'ex consigliere regionale potrebbe colmare un vuoto oggi molto sentito sul territorio in termini di trasporti, turismo e mobilità. Assessorato che non sarebbe dispiaciuto proprio al Psd'Az.
Dati alla mano, saranno due le poltrone in Giunta riservate a Forza Italia: l'algherese Tedde dovrebbe pertanto vincere la forte concorrenza di Olbia (Nizzi ha piazzato il suo candidato in via Roma) e Cagliari (dove invece siede Alessandra Zedda, vicina fino a ieri all'algherese). Psd'Az e Lega però storcono già il naso, niente così sarà scontato. L'eventuale promozione di un "trombato" di peso come Tedde, infatti, dovrà per forza di cose trovare equilibri di coalizione. A maggio, infatti, il Comune catalano andrà al rinnovo del Consiglio comunale e la sua mancata elezione potrebbe ritornare comoda molti: ai nemici interni (e sono ancora tanti), che pensano così di liberarsi una volta per tutte dell'ingombrante presenza; ai sostenitori più stretti, perché potrebbe decidere di tentate un clamoroso ritorno a Porta Terra.
Nella foto: Marco Tedde